Un paniere di chiocciole

Un paniere di chiocciole

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Published: 11/04/2025

Format: Brossura

ISBN: 9788845939815

CINQUANTA MICIDIALI CONGENGNI CAPACI DI INCRINARE OGNI CERTEZZA

di SALVATORE SCONZO

Un modo per entrare nel mondo visionario di Tommaso Landolfi è cominciare da questa raccolta. 

 

Pubblicata per la prima volta nel 1968, Un paniere di chiocciole è una delle raccolte più emblematiche di Tommaso Landolfi, autore riservato e raffinatissimo, considerato da intellettuali e letterati una figura “di culto” del Novecento.

 

Questi racconti sono attraversati da un’inquietudine profonda, da visioni surreali e da un’ironia tagliente che si insinua anche nelle situazioni più assurde. Il titolo, evocativo e ambiguo infatti, anticipa le stranezze tipiche di Landolfi che, unite alle atmosfere cupe e grottesche danno un senso di apparentemente semplice, ma denso di simbolismi e riflessioni sull’essere.

 

Nei racconti si avverte costantemente il senso di alienazione, solitudine, declino (quasi un quadro rappresentativo dell’essenza “landolfiana”), ma anche un gusto per l’assurdo, il surreale e per l’imprevisto. Landolfi non racconta storie, ma crea mondi, spesso claustrofobici, in cui il reale si trasforma in un incubo.

 

Lo stile è barocco miscelato ad uno completamente inventato, pieno di neologismi e arcaismi. Leggere Landolfi significa entrare in un laboratorio linguistico in cui ogni parola è scelta accuratamente: una libidine per chi ama la scrittura come forma d’arte, ma è anche una sfida non da poco per chi legge. 

 

Tra i racconti che meritano una menzione speciale ci sono: 

 

Ombra di forca 

Ombra di forca (pubblicato nel 1959) è uno dei romanzi più enigmatici e affascinanti di Tommaso Landolfi. Ambientato in un imprecisato passato “centro-europeo”, racconta la storia di un uomo condannato a morte che, in attesa dell’esecuzione, viene misteriosamente graziato e costretto a vivere sotto costante sorveglianza: una vicenda in bilico tra paradosso, ironia e tragedia, dove nulla è come sembra.

Delitto perfetto 

Con un Delitto in cui non il protagonista non è l’impegno dell’assassino ma l’illogico, questo breve racconto gioca con il tema classico del crimine rovesciando con geniale ironia intellettuale tutto canoni del giallo. Infatti qui al posto della tensione ritroviamo una storia al contrario in una dimensione assurda e rarefatta tipica di Landolfi. 

Tommaso Landolfi è un autore che ha compiuto un viaggio fuori dal tempo.

Per dirlo in maniera più contemporanea era un outsider. In un’Italia dominata dal neorealismo e dall’impegno sociale, lui scriveva racconti barocchi, astratti, al limite del comprensibile ma di una bellezza spiazzante. Traduttore di Gogol’, Dostoevskij e Puskin, costruiva testi unici come quei bravi cesellatori di opere uniche e preziose. 

 

Landolfi nel 2025 vive perché è diverso da tutto il resto. Perché, attraverso il meccanismo della parola, come faceva Battiato con la musica, lui obbliga il lettore a pensare, a sentire, a perdersi tra le parole e ricercare nei meandri del vocabolario la multitudine dei significati e delle metafore. Un paniere di chiocciole è un libro in cui le pagine non si voltano, ma si attraversano e quando si arriva alla fine ci accorgiamo, sorprendendoci, che siamo un po’ cambiati.

TRAMA

Con feroce autoironia, Landolfi mette in scena la sua condizione di elzevirista al soldo del «Corriere della Sera» e un’idea di letteratura sfrondata di ogni alloro, prigioniera di una gabbia coercitiva, ridotta alla funzione di gagne-pain. Ma proprio nel loro carattere di scrittura ricondotta alla sua chimica essenza risiede il fascino di questi cinquanta elzeviri, perfetti congegni capaci di evocare incontri mancati, occasioni ignorate perché «il gelido soffio della disperazione» spazza via ogni speranza; di vivisezionare relazioni di coppia oblique, simili ad acerbi duelli o a una «benigna trama di nulla»; di rivelare, con la gelida efficacia dell’incubo, l’inconsistenza di ciò che chiamiamo «io», di vanificare la fiducia nella ragione, di dar corpo alle nostre più segrete paure: nello splendido Il bacio, per esempio, l’invisibile creatura che ogni notte visita, imprimendogli un bacio sulle labbra, un timido e al principio deliziato notaio si rivela una falla «nel nero etere cosmico», decisa a succhiargli la vita. Un incubo è del resto il nostro vivere quotidiano, assediato dal bisogno, dal vuoto, da un angoscioso «senso d’irrealtà, di casualità» – dalla tragica consapevolezza che «la gente, quando non è noi, è odiabile perché non è noi; quando è noi, è odiabile perché è noi».

4.6Overall Score

Un paniere di chiocciole

CINQUANTA MICIDIALI CONGENGNI CAPACI DI INCRINARE OGNI CERTEZZA di SALVATORE SCONZO Un modo per entrare nel mondo visionario di Tommaso Landolfi è cominciare da questa raccolta.    Pubblicata ...

  • Trama
    4.8
  • Suspense
    4.0
  • Scrittura
    5.0

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