CHI E’ CHI?
di Antonia del Sambro
Nella Ginevra residenziale di case di designer e abitazioni comuni, sentieri per runner e arterie stradali due famiglie vivono, ognuna a proprio modo, il difficile mestiere di vivere.
L’inganno messo in atto da Dicker è il leit motiv di questo nuovo romanzo dove all’apparenza lo scrittore via dal suo personaggio feticcio di Goldman e dagli scenari american-borghesi prova a presentarsi ai lettori come un novello mestierante del racconto, imbastendo un romanzo senza genere in cui poter sperimentare la sua freschissima scrittura di frontiera.
E lo fa costringendo i lettori, fin dalla prima pagina, a pensare a una rapina.
“Questa è la storia di una rapina” scrive il novello Dicker ed è la sua indiscussa dichiarazione di intenti: non troverete un percorso di investigazione alla Goldman, non ci sono omicidi o sparizioni, non si sono “casi” da risolvere, non ci sono crisi esistenziali dei protagonisti, né storie di dinastie familiari.
Il fatto è che dopo questa dichiarazione di intenti, di rapina non si parla quasi per nulla e la storia delle due famiglie cattura per buona parte l’attenzione del lettore che si concentra sul parallelismo che differenzia la vita delle due donne, amiche ma diversissime, e su quella dei due uomini, differenti anche loro ma estremamente simili in pensieri e azioni. E per molte pagine e molti capitoli il lettore constata con i propri occhi che Joel Dicker davvero è un altro scrittore. Davvero ha deciso di dare una svolta alla sua vita reale e a quella delle sue opere letterarie. Davvero Un animale selvaggio può essere il punto di non ritorno autoriale dato che presenta vicende, azioni e situazioni mai lette prima in nessun libro di Dicker.
E il lettore ci crede. Quello che sta leggendo non ha nulla dell’impostazione di sottonarrazione tipica degli altri romanzi dell’autore, non ci sono architetture di sovrastruttura né escamotage di piani alternati di racconto. Al contrario, azioni quasi banali come può esserlo un tradimento coniugale, un segreto ben celato, un pericolo che arriva dal passato, conti in sospeso, o bugie ordinarie e mediocri tra coprotagonisti.
Ma la rapina e il racconto della stessa sono ancora lì.
Aleggiano tra le pagine, in pochi riferimenti ripresi in dialoghi serrati e poi nuovamente abbandonati. Ma soprattutto ad aleggiare sono domande persistenti da parte di chi legge: chi la fa questa rapina alla fine? Il lettore lo ha già incontrato o ha solo pensato di averlo incontrato durante la storia? E perché è così importante? Chi è il bugiardo talmente bugiardo da essere del tutto insospettabile?
A essere cattivi si potrebbe dire che il più bugiardo di tutti è l’autore perché ha solo finto di non essere più il Joel Dicker del 2013. In effetti, però, la vita personale e reale dell’autore raccontano un’altra storia e i lettori, alla fin fine, il beneficio del dubbio devono concederglielo perché Un animale selvaggio almeno fino a un certo punto è davvero una storia diversa da quelle raccontate da sempre dall’autore…ma fino a un certo punto non basta ancora per cambiare completamente registro o meglio, fortunatamente, in alternativa si può dire che il buon vecchio Dicker è ancora vivo e lotta insieme ai fedelissimi lettori. Ed è una buona notizia.
TRAMA
2 luglio 2022, due ladri rapinano una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che custodiscono cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre. Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante. La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne. Nemmeno il lettore.
Traduzione: Milena Zemira Ciccimarra
Un animale selvaggio
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