![Tremi chi è innocente Tremi chi è innocente](https://www.labottegadelgiallo.com/wp-content/uploads/2025/02/frandino.jpg)
TUTTI GLI EGOISMI CHE FANNO UNA FAMIGLIA
di ANTONIA DEL SAMBRO
Barbara Frandino è una donna dell’Umanesimo in grado di trattare nello stesso testo letterario più discipline e farlo con una scrittura così profonda, intensa e colta da lasciare i lettori storditi e soggiogati da tanta bravura.
Tremi chi è innocente è un noir potente e fascinoso e insieme un trattato di psicologia sociale e indagine sulla solitudine adolescenziale dove i tic, le fragilità, gli eccessi e le azioni dei protagonisti danno vita a un racconto verista in cui chi legge si sente parte anche se non centra nulla e nulla può fare per cambiare lo sviluppo degli eventi e l’ineluttabilità della tragedia.
Chi voleva uccidere il professor Costa?
Ed è davvero morto?
Desiderare è potere?
Nel ginepraio delle verità nascoste che la Frandino architetta, costruisce, plasma, erige c’è un protagonista assoluto che non è fisico e non ha un nome proprio e che è il fulcro pulsante dell’intera suspense della narrazione: il sospetto.
Tutti sanno di mentire e tutti sanno che gli altri lo percepisco, lo sentono, lo contrastano…anche se non palesemente. Insieme a questo c’è la credenza antica, pervicace anche se mai completamente dimostrata, di stare sempre bene attenti a ciò che si desidera. Perché c’è sempre la tisis divina pronta a colpire e a far tremare anche chi è innocente.
In un testo da umanesimo, pertanto, non basta e non è sufficiente scrivere come una brava noirista, bisogna dare alla propria scrittura una fattezza, un aspetto, una forma definita e quasi umana. È necessario che la scrittura acquisti tratti metafisici e si trasformi in deus ex machina della narrazione affinché chi legge si senta trascinato fisicamente e per mano da quello che sta leggendo.
Una operazione autoriale che dovrebbe fare scuola.
Leggere la Frandino insegna che la scrittura è cosa viva.
E i lettori ne hanno un disperatissimo bisogno.
TRAMA
Una famiglia può essere un piccolo universo. E se a raccontarla mentre esplode è un ragazzino di sedici anni con una voce trascinante, una testa fuori dal comune, una vita sociale ai minimi termini e un numero considerevole di mali immaginari, tutto si fa piú mosso e imprevedibile. Il punto è che quando i desideri di Nico cominciano ad avverarsi, un uomo muore. Ma tutti nella sua famiglia hanno un movente per uccidere. E una vita piena di segreti e di colpe, di crepe e di bagliori. «Quello che non capisco è perché adesso ce ne stiamo qui a cercare di imbrogliarci a vicenda, a fingere di essere una famiglia normale, persone normali». Quando il cadavere di un uomo viene ripescato nel fiume, Nico è certo di sapere di chi si tratta. Per una ragione molto semplice: è stato lui a ucciderlo. O almeno cosí crede. Nel tentativo di ricostruire i fatti, per assolversi o condannarsi, si ritrova a scavare nelle bugie della sua famiglia e a cercare l’origine della loro infelicità, che come una malattia si è propagata e ha infettato ogni cosa. Persino i desideri. Magari tutto è cominciato quando suo padre, un ingegnere in cerca della felicità termodinamica, ha iniziato a riempire la casa di oggetti che lui stesso avrebbe voluto inventare. O quando sua madre, con un diploma di laurea che prende polvere in un cassetto, ha sognato di perdersi dentro i libri che ama e sparire per sempre. Oppure nel momento preciso in cui Nico ha guardato suo zio e ha temuto di somigliargli. O magari un motivo non c’è, succede e basta, che le vite precipitino. La certezza diventa presto una sola: per quella morte tutti avrebbero un movente, perché tutti hanno qualcosa da nascondere. A tratti crudele, a tratti ironica, sempre efficacissima, la scrittura è la vera arma di questo romanzo mondo. Un noir familiare che si legge d’un fiato, un ordigno perfetto che ci lascia intravedere la distanza minima tra chi siamo e chi potremmo essere.
Tremi chi è innocente
TUTTI GLI EGOISMI CHE FANNO UNA FAMIGLIA di ANTONIA DEL SAMBRO Barbara Frandino è una donna dell’Umanesimo in grado di trattare nello stesso testo letterario più discipline e farlo con una ...