SPIONAGGIO SVIZZERO. UNA NOVITA’ CHE FA TREMARE LE VENE NEI POLSI.
di BARBARA MONTEVERDI
Oggi vi racconto qualcosa di nuovo.
E, in qualche modo, rivoluzionario.
Ed entusiasmante.
I punti a capo non sono un caso, ma la volontà di sottolineare quanto sia appassionante e sorprendente la lettura di questa spy-story, nella trama così come nella struttura della narrazione. Premessa fondamentale: proprio a causa della costruzione del racconto, la lista dei personaggi principali suddivisa in Bersagli, Agenti e Comprimari (quest’ultima definizione l’ho data io, perché non è stata prevista) è indispensabile per raccapezzarsi in un continuo scambio di missive tra un’organizzazione segreta e i suoi agenti.
Scopo del contendere è il controllo e neutralizzazione da parte della Sigma di opere d’arte ritenute pericolose e sovversive; nel caso specifico si insegue un quadro di Konrad Kessler (tranquilli, l’artista è di pura fantasia, ho controllato) di cui non si conosceva l’esistenza e che potrebbe essere celato in uno chalet nella bucolica e danarosa Svizzera. Bisogna pertanto scovarlo per sistemarlo laddove non vellichi istinti rivoluzionari in menti eccessivamente sensibili.
Da Sigma, direzione esecutiva, a Sigma, operazioni elvetiche, New York, 16 maggio 8:33
Approviamo la scelta della Galleria Elstir. In ragione della sua portata sovversiva, l’opera mancante di Konrad Kessler deve essere assolutamente inserita nel percorso codificato di una classica mostra d’arte. Accompagnata da un’accorta documentazione pedagogica, verrà recepita come un qualsiasi prodotto culturale, vale a dire come un mero oggetto decorativo, e non rischierà più di turbare gli animi.
Parallelamente, l’organizzazione si occupa di sedare anche altre attività sovversive, come quella del professor Lestir (marito di una gallerista), neuro scienziato che si interessa della diseguaglianza tra uomini e donne anche dal punto di vista sessuale, per un migliore e più soddisfacente raggiungimento dell’orgasmo con lo scopo che la parte femminile dell’umanità conquisti davvero la parità nei confronti dei maschi. Cosa di più temibile per gli equilibri mondiali?
Ecco, penso di essere riuscita a rendere l’atmosfera ironica, tagliente e corrosiva di questo breve romanzo, avvincente fin dalle primissime pagine, molto ben scritto, intelligente nella struttura e originalissimo. A tratti sembra di assistere a una pièce teatrale (e il fatto che uno dei personaggi sia un’attrice dilata questa sensazione), ma sebbene i dialoghi siano il perno del romanzo, il suo andamento è scattante e le situazioni cambiano rapidamente, così da costringere il lettore a una buona ginnastica mentale per riposizionarsi sul “chi” e “come” della vicenda.
Ogni protagonista ha alle spalle un agente segreto che collabora con lui, lo spia e invia regolari rapporti alla Sigma svizzera, la quale a sua volta commenta lo sviluppo della vicenda con la sede centrale di New York. Decisioni ed eventuali cambi di rotta vengono poi comunicati agli agenti. Ai quali conviene obbedire pedissequamente per evitare di essere rimossi, magari in qualche modo creativo e spiacevole.
E’ evidente che questo insolito stile di narrazione rende la lettura appassionante e simile a un programma di centrifuga da lavatrice: se ne esce prosciugati, forse un poco stropicciati, ma lindi e odorosi di pulito, pronti a usare il cervello per qualche altra lettura brillante, originale e stimolante.
TRAMA
Sigma è un’organizzazione segreta, il cui scopo è quello di controllare e neutralizzare le opere d’arte giudicate sovversive. Dispiegherà tutti i suoi agenti sotto copertura e userà ogni mezzo per mettere le mani sul quadro del pittore Konrad Kessler, forse troppo frettolosamente ritenuto distrutto.
Traduzione: Lorenza Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco
Ascolta e guarda l’incipit letto da Barbara:
Sigma
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