STRATEGIA E IRONIA: UNA MOSSA VINCENTE

di BARBARA GALIMBERTI

Scacco di Torre per l’ispettore Ovvius è la mossa vincente di Tatiana Vanini. 

Questo romanzo è una partita a scacchi, dove al lettore è proprio richiesta astuzia e capacità di osservazione per ogni piccolo particolare, per ogni pedone che l’autrice muove con ingegnosità sulla scacchiera. 

Quindi, quale strategia è stata seguita dalla scrittrice per vincere la sfida contro il lettore, il nemico più temibile per ogni autore?

Tatiana Vanini, con questa sua opera, ha proprio capito come sbalordire, ma anche affascinare il suo avversario.

Leggendo questo romanzo si nota subito che la linea di gioco scelta dalla scrittrice è particolare e molto interessante. Sin dalle prime pagine Tatiana Vanini aggira il lettore muovendo le pedine, sia quelle bianche che quelle nere, da una parte all’altra della scacchiera, incantandolo e stregandolo, il quale, con le spalle al muro, non può fare altro che accettare la sconfitta. Scacco matto! 

Già, perché anche se tutti gli elementi sembrano ben presenti e visibili tra le righe e le parole di questo libro, in realtà le pagine sono rivestite e addobbate in modo accorto e ingegnoso. È proprio Tatiana Vanini ad accompagnare il lettore alla fine del romanzo per trovare quelle risposte necessarie capaci di risolvere il mistero: l’enigma della stanza chiusa. 

Probabilmente, la stessa Agatha Christie sarebbe rimasta ammagliata e sbalordita da questa sibillina storia, ricca di immagini ben definite, di un ritmo che permane fino alle ultime pagine e soprattutto di personaggi unici e più che interessanti.

Ma oltre alla capacità di costruire una trama ingegnosa, come sanno fare i grandi scrittori di romanzi polizieschi, la bellezza di questo libro è anche l’ironia. Non è facile essere beffardi e pungenti nella scrittura, ma l’autrice è risultata sin dalle prime parole tagliente e capace di ironizzare proprio sulle personalità dei suoi protagonisti.

Il tratto ironico si vive nell’intero romanzo, ma questo dileggio e il leggero sarcasmo, non distolgono mai l’attenzione verso il mistero raccontato. Anzi, sono questi tratti pungenti a donare a Scacco di torre per l’ispettore Ovvius una ricchezza che rimane ben impressa nella memoria del lettore.

Tatiana Vanini: ironia e mistero? Ebbene, non sono solo questi i due aspetti che caratterizzano la scrittura dell’autrice. Il romanzo è trascinante e avvolgente anche per le pennellate fantasy che colorano l’oscurità di un delitto. 

Una nuova firma che riuscirà a far parlare di sé. Questa è Tatiana Vanini.

Uscito l’uomo, Ovvius si prese la testa tra le mani.  – Che mondo. Ora anche gli assassini a fare reclami. Dove sarebbero mai andati a finire? –