Ritorno all'isola

Ritorno all'isola

UN NATALE COMPLICATO PER ANDREASSON, MA NON SOLO

Non nego di aver cominciato questa lettura con qualche perplessità. Dovuta al fatto che – fino ad oggi – non conoscevo l’opera della Sten se non attraverso qualche puntata della serie televisiva “I misteri di Sandhamn”. E, una volta di più, ho dovuto fare i conti con sciocche prevenzioni: Viveca Sten scrive bene, la trama di questo giallo si regge ottimamente su solide basi e i personaggi hanno un buon approfondimento psicologico. Conclusione: meglio, molto meglio aprire il libro e spegnere la TV!

Siamo in Svezia, in inverno, e ovviamente la neve e il gelo la fanno da padroni, ma ci regalano anche qualche pensiero “laterale” divertente. Per esempio, quando l’ispettore Thomas Andreasson – desideroso di inghiottire qualcosa di caldo – rinuncia al caffè imbevibile della macchinetta dell’ufficio, optando per un tè. E qui sorge spontanea un’italica domanda: ma quanto cattivo deve essere quel caffè se uno svedese si rifiuta di berlo?

Poi inciampiamo nel solito approccio bavoso del capo (belloccio, maritato) all’avvocatessa che gli vuole mettere i bastoni tra le ruote di un impegnativo e non limpidissimo affare finanziario. Ma come! Siamo in Svezia, patria del bon ton sessuale e della parità di genere e…anche qui??? Insomma, al di là del racconto vero e proprio – che è appassionante – possiamo deliziarci con piccoli richiami antropologici e imparare qualcosa che va al di là dello stereotipo mediterranei=lavativi/nordici=organizzati e corretti.

Perché, a ben vedere, molto corretti non sembrano né i padri divorziati, né le organizzazioni politiche para-fasciste e neppure certi datori di lavoro finnico-svedesi. E nel mezzo di tutto questo, il povero Andreasson si barcamena tra indagini e figlia neonata che ulula di notte, la sua amica Nora tenta di non perdere il lavoro e la dignità e i giornalisti…beh, non tira un’aria molto salutare per la loro categoria.

Insomma, bisogna leggere tutte le 459 pagine per arrivare a decriptare i delitti e i misteri di un giallo che ci afferra con decisione fin dall’inizio, catapultandoci in una realtà che non è per nulla romanzata. Ed è questo che agghiaccia.

Traduzione: Alessia Ferrari

Editore: Marsilio
Anno: 2019