James Ellroy, uno dei più grandi scrittori americani contemporanei, è un genio creativo, autodistruttivo, magnifico e controverso, capace di farsi adorare dai lettori e qualche volta di deluderli.
Perfidia è un libro magistrale: contemporaneamente affresco storico di uno dei periodi bui della storia americana e sontuosa crime story.
Los Angeles dicembre 1941: il dipartimento di polizia si occupa dell ‘omicidio di una famiglia giapponese mentre, dopo l’attacco di Pearl Harbor viene varato il piano di internamento dei cittadini nippo – americani a garanzia della sicurezza nazionale.
Chiamati ad investigare sono tutti quei poliziotti che, più vecchi di dieci anni, il pubblico ha già conosciuto come protagonisti della splendida quadrilogia losangelena ambientata negli anni cinquanta e pubblicata in Italia già da qualche decennio. Questi i titoli: Dalia nera, Il Grande nulla, White jazz, L.A. Confidential, opere che hanno proiettato Ellroy nell’Olimpo degli autori noir.
Perfidia ne è il prologo perfetto: romanzo corale, feroce e violento scritto con uno stile incisivo e lucido e con tutta la maestria che Ellroy tira fuori nei suoi momenti migliori.
Da leggere con avidità.
Voto: 9
Edizione: Einaudi Stile Libero