Anche se ne alteri le proporzioni, ha sempre lo stesso odore. Il sangue – ossidato dal contatto con l’aria – é la prima cosa che percepisce il sistema d’allarme del corpo. Un odore di ferro vecchio che si mastica in bocca. Denso e ripugnante. L’odore del pericolo. In una reazione biologica animale che ha permesso alla razza umana di sopravvivere, le parti piú antiche del nostro cervello, il limbo e l’ippotalamo, associano l’odore di sangue a un’emergenza. Siamo feriti o abbiamo ferito la preda che volevamo cacciare. Nasconditi o attacca. Curati o uccidi.
Madrid, in un centro commerciale pieno di gente, una madre é con il figlio, la madre si distrae, lascia la mano del suo piccolo ed il mostro attacca. Inizia l’incubo, ma cosa c’é di peggio, che l’incubo si ripeta e anche altri bambini spariscano. Ana Arén, ispettore di polizia, e Ines Grau, giornalista e scrittrice, sono vittime di un’indagine che le fa diventare da predatoriva prede.
Una trama serrata, non nel ritmo scandito da Carme Chaparro con le parole ma con gli accadimenti, che in questo romanzo non mancano. Succede tutto e di piú, il lettore non può non essere travolto dalla narrazione che é perfetta. C’é un tempo di azione e un tempo di riflessione, c’é un tempo per parlare ed uno per ascoltare. Carme Chaparro, nel suo romanzo d’esordio, trova l’equilibrio perfetto. Non pontifica teorie o opinioni in maniera noiosa, ci racconta un mondo e tutte le sue sfaccettature.
Ci parla della polizia e del suo insito maschilismo, della difficoltá di dividere i sentimenti dalle indagine e la difficoltá di condurre delle indagine facendo fronte anche alle pressioni superiori. Ci parla del giornalismo, della sua freddezza e spietatezza alla ricerca dello scoop. E ci parla soprattutto di storie e delle loro evoluzioni psicologiche.
Carme Chaparro, giornalista, lascia la penna dell’informazione e ci racconta i fatti e i sentimenti che vanno al di lá della notizia. Bellissima la narrazione psicologica dei sentimenti dei personaggi che immergono e sommergono il lettore e ci si sente Ana, Ines, Nori. Carme ci offre tutto di loro. Il lettore é parte del thriller.
Un romanzo estremo, come i sentimenti che fa nascere la sua lettura. Ana si ama e la si odia, Ines ci congela e ci affeziona. La suspense piú grossa e piú originale é quella dei sentimenti che sono altalenanti fino allo schiaffo finale. Carme Chaparro ricorda molto, nella stesura del romanzo, un adolescente con la sua prima moto che va sempre piú veloce, e quando pensi che sia arrivato alla fine, impenna.
Un romanzo spagnolo che profuma di Spagna facendo diventare la Chaparro una forte voce della narrativa del genere che noi amiamo. Un romanzo estremo nel finale.
Per chi fosse interessato la videorecensione la trovate qui.
Musica consigliata: Because the night di Patti Smith, una canzone che ha tutta la sua forza nelle parole, come il romanzo di Carme.
Traduzione: Sara Cavarero
Editore: SEM
Anno: 2017