L’astigiano con i suoi dolci rilievi e le distese di vigneti, accoglie nuovamente Giorgio Martinengo, l’investigatore dalla spiccata attitudine alla logica, che si ritrova a indagare sulla morte di una donna da lui amata in gioventù. Fabrizio Borgio apre, al lettore, l’anima dell’investigatore, portandolo a vivere il senso di inquietudine e di dolore dello stesso Martinengo. Come i precedenti libri di Fabrizio Borgio, anche questo romanzo risulta elegante, piacevole e coinvolgente.
L’autore ci fa vivere una storia dentro due linee temporali, dove amicizie e passioni si sposano perfettamente con la bramosia di denaro. Il lettore viene catapultato tra presente e passato in una lettura veloce e rilassante, grazie a una scrittura semplice, diretta e precisa.
È un intreccio perfetto con personaggi reali, inseriti nel contesto sociale che si evolve negli anni, ma che porta con sé i tratti tipici degli uomini e delle donne, dove amore e interessi non si perdono nel tempo che passa.
L’autore attraverso queste immagini ci espone i fatti, ci fa riflettere analizzando indizi e prove, portandoci alla ricerca di un colpevole di questo giallo dai tratti noir.
Si raccolgono indizi, si cercano i fatti, testimonianze, si va a fondo, sempre più a fondo nella vita delle persone coinvolte […] si finisce, vero, per pungersi, ma per trovare quel che si cerca.
La storia è più che piacevole e arricchita da perfetti lampi descrittivi del paesaggio astigiano, che con i suoi profumi, il buon vino e la sua cucina, colorano questo bellissimo romanzo.
Martinengo è un investigatore che piace per la sua serietà e semplicità. Mi aspetto, quindi, di leggere nuove storie, nuovi intrighi, accompagnati da questi meravigliosi scenari naturali.
Vi ricordiamo che il romanzo di Fabrizio Borgio ha ricevuto una menzione al 4° Festival Giallo Garda nella categoria romanzi editi. Ecco la nostra videointervista.
Editore: Fratelli Frilli
Anno: 2017