“Basta che sali su un autobus o su un treno della metropolitana, cosa vedi? […] vedi facce chine sul proprio cellulare, ciascuna intenta a nutrire e a diffondere il proprio ego sempre più ipertrofico, i propri rancori, scappando via dalle relazioni vere, quelle fatte di parole dirette…”
A volte si è indotti a pensare che leggere un libro significhi necessariamente immergersi in un mondo perfettamente definito.
Se si legge un libro di Alessandro Bastasi non vuol dire solo perdersi in un buon giallo. L’autore ci porta a riflettere, a pensare a quello che ci mostra la vita di oggi. Inevitabilmente leggendo un suo romanzo, ci si sofferma sulle sue parole e queste ci accompagnano anche oltre il libro stesso.
Essere un bravo autore vuol dire lasciare una traccia nella memoria del lettore. Alessandro Bastasi ha la capacità di lasciare quel segno che permette di ricordare la sua scrittura. “MILANO ROVENTE” è un libro caldo, pieno di ritmo che vivi grazie ai brevi capitoli e al suo stile tecnico e pulito. Una scrittura ricercata nella terminologia, ma semplice nella lettura e comprensione.
Loro lo osservano, esitanti. Li scuote il fischio che segnala l’arrivo della roba […] Lì vicino un ragazzo seduto su uno zaino verde, in cerca della vena sul dorso della mano, guarda la scena con occhi offuscati […]
Come nel suo precedente libro “Notturno metropolitano”, anche qui l’autore fotografa Milano con i suoi lati oscuri. Il commissario Ferrazza, l’ispettore Ceolin e l’investigatore Montanari si ritrovano a indagare nel buio milanese dove droga e violenza prendono il sopravvento e dove è difficile anche per lo stesso Ferrazza identificare quella sottile linea che divide i buoni dai cattivi, il bene dal male.
Adesso però l’aria era ferma, immobile e rovente.
In una estate calda, rovente, la vita si ferma, ma la morte cammina e Ferrazza va avanti perché deve trovare una risposta in una rete fitta di sospettati e di alibi perfetti e dove le relazioni umane, buone o cattive che siano, racchiudono la verità, anche quella più scomoda, difficile da accettare.
Le altre recensioni di Alessandro Bastasi: Morte a San Siro – Notturno metropolitano
Editore: Frilli editore
Anno: 2019