“Martedì ci furono quattro pecore sgozzate a Ventebrune, nelle Alpi. E giovedì nove a Pierrefort. – I lupi, – disse un vecchio. – Scendono a valle. L’altro vuotò il bicchiere, alzò la mano. – Un lupo, Pierrot, un lupo. Una bestia come non ne hai mai viste. Che scende a valle.”
La struttura del libro si differenzia molto dai classici polizieschi, anche perchè la storia narrata dalla Vargas ha un sapore alla Edgar Allan Poe, dove fatti normali prendono una piega sovrannaturale fino all’intervento del commissario Adamsberg.
Dalla normalità, al sovrannaturale per finire con un colpo di scena che lascia a bocca aperta il lettore ma anche i personaggi del romanzo.
Il dosaggio degli ingredienti di un buon libro giallo sono stravolti, ma da sapiente cuoca la Vargas, ci impiatta una storia forte, continua, che non ti lascia un attimo di respiro, che sia amore, delitto o indagine. Tutte le componenti s’intrecciano e ti portano in un unico viaggio con i personaggi. Consigliatissimo.
Anno: 2012