L'essenza della colpa

L'essenza della colpa

L’ESSENZA DEI DETTAGLI

Dagli sguardi del personale si intuiva subito la devozione che provavano verso quell’uomo. Al suo passaggio tutti si fermavano e con reverenza, quasi con un inchino, lo salutavano.

Michele Astengo, ispettore privato, ha dei momenti esistenziali di grande calma, al limite della noia più conclamata. Una apatia che non manca di coinvolgere neppure la sua vita privata, dove anche se un barlume di sentimento giornaliero potrebbe avvicinarlo sottoforma della sua interessante segretaria, lui decide ostentatamente di ignorarlo. Ma anche nella vita di Astengo può capitare una scossa improvvisa che non solo lo trascina fuori dal suo torpore ma lo mette anche in seria difficoltà in un caso all’apparenza quasi semplice ma che diventa, molto in fretta, ricco di sfumature rischiose e assai rischioso per chiunque cerchi di avvicinarsi alla realtà.

Tutto comincia con una telefonata da parte di Arcangelo Argentero, una vera autorità nel campo delle essenze e dei profumi che ha creato e inventato i bouquet più particolari che hanno fatto la fortuna di molte case cosmetiche internazionali. L’uomo ha creato a Genova un vero e proprio impero, solido e perennemente in espansione e nello stesso tempo, con la sua indole, la sua rettitudine e il suo impegno, si è conquistato la stima e il rispetto di tutti. In particola modo dei suoi dipendenti. Ora, una tragedia, all’apparenza causata dal fato, sembra avere sconvolto la sua vita ma Argentero da uomo d’azione quale è non si lascia facilmente convincere dalle apparenze e chiama Michele Astengo a indagare fino in fondo. L’investigatore accetta ma nel giro di pochissimo comprenderà che il ginepraio in cui si è cacciato è più pericoloso e intrigato di quanto avesse potuto immaginare. Le morti sospette continuano e la nebbia gialla del crimine sembra avvilupparlo nonostante lo splendore abbagliante della città ligure. Riuscirà Astengo a uscirne incolume?

Andrea Novelli e Giampaolo Zarini calano un altro asso perché hanno compreso alla perfezione ciò che piace ai loro lettori e senza timidezza ne elargiscono a piene mani. Le loro storie sono intense ma leggere in egual modo e il personaggio di Michele Astengo è talmente adorabile che nella sua antipatia latente rimane uno degli investigatori privati più riusciti della letteratura di genere degli ultimi anni. Questo denota che il lavoro autoriale è compiuto, che chi scrive ha la maturità e l’esperienza giusta per creare lavori di grande interesse e di bella suspense. Non la solita tensione con il killer cattivo che uccide tutti ma qualcosa di più sofisticato, elaborato, particolare a suo modo.

In L’essenza della colpa tutto è curato nei dettagli dalla costruzione dei personaggi, al linguaggio fino alla location. La bella Genova, quella che se non si è del posto non ti aprirà mai completamente le braccia, ma che continuerà a strizzarti l’occhio da lontano come le donne seducenti che si beano della loro avvenenza restandosene in disparte. E anche questa è malizia autoriale, mestiere e talento personale. Ci sarebbe davvero da capire quali pagine scrive Novelli e quali scrive Zarini. Ma questi due sono giallisti e i loro lettori non lo scopriranno mai.

Editore: Fratelli Frilli Editore
Anno: 2018