LE DUE SQUINZIE SONO UNA FORZA DELLA NATURA … E DEL GIALLO
Secondo romanzo per la scrittrice milanese Paola Varalli con la casa editrice genovese Fratelli Frilli. Ed alla fine della lettura di questo romanzo, ho solo una gran voglia di leggere il primo per continuare ad indagare con l’ironia delle squinzie Anita Valli e Mirella Bonetti. Ed è sempre più difficile, nei romanzi seriali, affezionarsi a dei personaggi che ti viene voglia di rileggere le avventure passate per poter tornare nel clima del romanzo appena finito.
Questa nuova avventura delle due Sherlock in gonnella è divertente, ironica e con una base gialla molto potente. Cosa poco evidente quando si comincia a leggere il romanzo ed il livello di ironia è molto alto. La scrittrice dimostra di essere, oltre che ironica e pazza, anche una giallista strutturata. Infatti la parte gialla è forte e si regge molto bene in piedi da sola. E questo è il segreto di tutti coloro che vogliono affiancare il giallo ad un altro genere. Le contaminazioni sono sempre difficili e dosare le due anime della scrittrice non è cosa semplice. Ma Paola Varalli lo sa fare.
Un’avventura tutta milanese con le due squinzie che devono risolvere un enigma cifrato per iniziare a vedere con chiarezza le cose. Una storia che nasconde anche dell’azione, sempre condita in salsa Varalli, ma pur sempre azione è. I suoi due personaggi sono veramente una forza della natura, la composta Mirella e la vulcanica Anita ci dimostrano che gli opposti si attraggono e si contaminano. A tal punto che Mirella diventa sempre più Anita e viceversa.
La suspense è segnata dalle due storie, dal modo di porsi delle squinzie e dalla storia gialla. E Paola Varalli sa mantenere tutto il gioco ad un livello alto. Le continue ripetizioni, all’interno del testo, rendono ironiche anche parole che d’ironico hanno poco. Uno stile che nell’ironia segna una ventata di aria fresca nel panorama del giallo. La scelta dell’ambientazione milanese defilata dal solito centro mette in risalto quella che i milanesi conoscono bene: la vita di quartiere. Un libro per Milano, per ridere e per investigare.
Un uomo calvo, in completo blu, camminava a passo veloce in via Triboniano. Lo sguardo terrorizzato, la cravatta allentata, seguitava a voltarsi indietro, cercando di non darlo troppo a vedere. Era certo di essere seguito. Stringeva a sé la cartella con i documenti e sudava come un cammello. Un biondo alto, forse dell’Est, con gli zigomi da slavo, procedeva tranquillo a una discreta distanza, ma lo teneva d’occhio. Aveva quell’aria annoiata che solo i malavitosi, professionisti dell’inseguimento, sanno fingere.
Editore: Fratelli Frilli
Anno: 2019