LA VERITA’ LA SI PUO’ TROVARE NEGLI ARCANI?

Il romanzo di oggi, di cui vi voglio parlare, è un romanzo che mi è stato consigliato da un caro amico: Francesco De Filippi. Con lui ci divertiamo a scoprire piccole realtà che custodiscono delle vere chicche come in questo caso. Una casa editrice poco conosciuta, La Spartaco edizioni, ed uno scrittore che alla sua opera prima ci ha regalato un gioiello d’investigatore. Vi voglio parlare del romanzo “La morte e il mago” di Marco Castagna.

Il suo protagonista, protagonista suo malgrado, non è un commissario e nemmeno un investigatore. Bolla, così si chiama, è un cartomante. E’ agli antipodi dell’indagine investigativa fatta di deduzioni e ricerche scientifiche, Bolla è un mago, con tanto di trasmissione televisiva, ma non è il classico imbonitore televisivo degli anni ’80. Lui ci crede in quello che vede nelle carte e lo sa anche interpretare veramente. Un romanzo molto breve, 160pp, che non tolgono niente all’investigazione, al ritmo o alla suspense, anzi la brevità è gestita in maniera egregia dallo scrittore che rende il romanzo completo.

Le opere prime sono sempre difficoltose e molte volte piene di retorica, ma non il romanzo di Castagna. Breve, conciso e studiato nella stesura capace di portare ad un finale sorprendente e pieno di suspense, in un crescendo unico. Un richiamo ai classici della Christie è la lista dei personaggi all’inizio, personaggi che vengono affiancati anche da loro Arcano, strumento di lavoro del nostro investigatore. Nella moltitudine di personaggi che incontriamo durante il romanzo alcuni ci entrano nel cuore e saranno sicuramente protagonisti anche nelle prossime avventure di Marco Castagna, se ce ne saranno. E noi lo vogliamo tanto. Come fare a meno di Zio Tango, Nica e Dada.

Bolla riesce a rimanere dentro i bordi di una storia, utilizzando metodi che non sono proprio i canonici, come avrete certamente capito. La parte esoterica, le carte per dirla profanamente, non scalfiscono l’arco narrativo giallo aggiungendo un coté paranormale che potrebbe essere esagerato. Anzi, Castagna dosa bene questa parte e la mantiene al giusto livello nella storia. L’unico punto di cui ho sentito la mancanza leggendo il romanzo di Castagna è l’assenza della Sicilia, regione d’ambientazione. Talmente trasportati dalla storia, in piena indagine, ci dimentichiamo dove siamo e l’autore non spinge il pedale su questo fattore.

Una vera indagine gialla ben congeniata, un vero crimine che si risolve con un investigatore che non è altro che un cartomante. Una storia che merita di essere letta e declinata in molte altre puntate.

TRAMA

Quando l’incantevole Rebeca bussa alla sua porta, Bartolomeo Bolla non ha idea di quanto il timone della sua vita girerà per cambiare rotta. Sa solo che i tarocchi l’hanno già previsto. Perché è un cartomante. E indovino. «Devi aiutarmi, il mio amante è scomparso». Ma lui non è un investigatore. «Tu sei un macumbeiro. Riesci a capire l’anima delle persone» insiste la brasiliana. In realtà Bolla è soprattutto un uomo bizzarro. E accetta, ammaliato dagli occhi nocciola e dalla bocca amarena della donna. Il tizio che ha fatto perdere le sue tracce è un notaio. Bolla conduce le ricerche nell’ambiente dell’alta borghesia siciliana e nel mondo della prostituzione, scoprendo drammi e paure di una carrellata di personaggi di cui svela ipocrisie, eccessi e segreti. Al suo fianco, zio Tango, ex poliziotto appassionato di vino, che gestisce la Taverna dei Tre chiodi, la «spicciafaccende» Nica, l’amica d’infanzia Dada. E alberi, fiori, piante dai quali attinge l’energia cosmica e persino qualche buona dritta. Sullo sfondo i contrasti di una Palermo maestosa nei suoi palazzi nobiliari e umile nelle botteghe artigianali, struggente nei giardini fioriti e nei borghi marinari. Una «detective story» sui generis: il piano reale e quello esoterico si fondono, la divinazione è sempre un passo avanti agli accadimenti. Il curioso, ecologista, irresistibile Bolla è destinato a entrare nel firmamento dei più originali personaggi polizieschi senza esserlo. Lo dicono le carte.

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