INNAMORARSI DI CATANIA CON UNO SPLENDIDO ROMANZO: FATTO!

di ANTONIA DEL SAMBRO

Torna Vanina Guarrasi in una nuova indagine catanese e chi la segue fin dalla sua prima avventura comprende immediatamente due cose: il personaggio è così realistico e perfetto che non stanca e non stancherà mai e che la Cassar Scalia ha talmente collaudato scene, trama, azione e personaggi di questa serie che non ci si stupirebbe affatto se questo nuovo romanzo lo avesse scritto con gli occhi chiusi e una mano sola. 

La carrozza della Santa è questo. È abilità narrativa e colta di chi si è fatto le ossa con una intera serie, affinando, limando, perfezionando un romanzo dopo l’altro. 

È sapienza data dall’esperienza e il lettore non può che apprezzare e deliziarsene. 

L’indagine vera e propria sull’omicidio del ricco settantenne sciupafemmine Vasco Nocera è solo un pretesto e infatti gli stessi presunti sospettati come la sua giovane amante o il figlio che non vedeva l’ora di venire in possesso delle ricchezze genitoriali, sono contorno a una trama fitta, declinata, armonizzata di azioni, riflessioni, coinvolgimenti personali come la latitanza del palermitano Salvatore Fratta, ultimo dei responsabili della morte del padre di Vanina ancora a piede libero e il rapporto speciale, strettissimo e antico del vicequestore con la “sua” squadra. 

Personaggi già noti, quindi, nell’ultima fatica della Cassar Scalia, ma anche nuove speranze per la caparbia Vanina che continua a voler mettere fine a quello che è stato l’evento più tragico della sua esistenza e anche a non farsi mancare i suoi piccoli e dannosi “vizi” del fumo e dei dolci. 

Tutto nei romanzi di Cassar Scalia è credibile, autentico, possibile. 

Virtù e vizi, amicizie e contrasti, odio e amore. 

In più c’è una Catania autentica più che mai con i suoi riti e miti religiosi, il suo palazzo comunale unico nel suo genere, il barocco decadente e fascinoso e quel sapore di blu che accompagna tutti gli scritti di questa autrice. 

Brava Cristina, più che mai è stato davvero un piacere leggerti.

TRAMA

È la mattina del 6 febbraio, la festa di Sant’Agata si è appena conclusa e «la Santa», come tutti la chiamano, è rientrata nella cattedrale. Nell’atmosfera distratta, da fine evento, che pervade strade e popolazione, un uomo viene ritrovato in una pozza di sangue nell’androne del Municipio, dentro una delle Carrozze del Senato. L’opinione pubblica è sconvolta e il sindaco in persona sollecita l’intervento della Guarrasi. La vicenda si presenta subito ingarbugliata, un intrico di piste che conducono sempre alla vita privata e familiare del morto, Vasco Nocera. Vanina, però, fatica a dedicare all’indagine l’attenzione che meriterebbe. A Palermo sta accadendo qualcosa che esige la sua presenza; è un richiamo che non può ignorare. Stavolta piú che mai per la soluzione del mistero saranno importanti l’aiuto della sua squadra e l’impegno del commissario in pensione Biagio Patanè, che a dispetto dell’età non si ferma davanti a niente.

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