UN LUNGO VIAGGIO TRA AMICHE PER CASO
Alex e Rosie, due giovani inglesi in vacanza a Bangkok da qualche settimana, smettono di dar notizie di sé suscitando l’allarme delle rispettive famiglie (padre, madre e due fratelli per Alex; una madre dominata da un profondo rancore verso l’ex marito, che l’ha tradita per una donna più giovane ora in attesa d’un bambino, per Rosie).
Quello che avrebbe dovuto essere uno straordinario viaggio premio progettato da tempo nei minimi dettagli prima d’affrontare l’università per la studiosa, metodica Alex – e che è stato invece un po’ un biglietto dell’ultimo minuto per la superficiale, sprezzante Rosie, subentrata a Mags, l’amica del cuore di Alex, tiratasi indietro senza preavviso poco prima del giorno fissato per la partenza – si trasforma fin dall’inizio in una complicata, scricchiolante convivenza per le due ragazze, con alle spalle esperienze diverse, scarsi interessi in comune e caratteri divergenti. Una convivenza resa ancor più difficile dalla precarietà del posto in cui approdano per sbaglio appena arrivate a Bangkok – un albergo poverissimo nella zona a rischio della città – e dall’inesorabile deriva della loro superficiale amicizia.
Una situazione via via sempre più ingestibile che tuttavia l’orgogliosa Alex, incaricata di tenere i collegamenti con le famiglie, deciderà di tener nascosta il più a lungo possibile: unica eccezione appunto Mags, l’amica rimasta a casa, cui l’esasperata ragazza racconterà gli eventi senza censure e che in seguito (per quanto ormai fuori tempo massimo visto l’improvviso e irreversibile precipitare degli eventi) contribuirà a far luce su quanto accaduto tra le due durante il viaggio.
Quando Alex e Rosie smettono di dar notizie di sé e in Inghilterra giunge la notizia d’un incendio scoppiato in un ostello della gioventù a Bangkok, le famiglie temono il peggio. A guadagnarsi la fiducia dei genitori in preda all’angoscia e a partire con loro per la Thailandia – dove la situazione andrà ulteriormente complicandosi a causa delle sbrigative conclusioni dell’incompetente, o corrotta, polizia locale, ansiosa di liquidare la faccenda il più presto possibile, e del comportamento ambiguo e reticente della sfuggente tenutaria e degli altri ospiti dell’ostello – sarà Kate Waters, giornalista di successo qui alla sua terza avventura (dopo La vedova e Il bambino): che a Bangkok cercherà tra le altre cose di mettersi in contatto con il figlio Jake, pure lui nel paese ormai da molto tempo e da troppo tempo restio a mettere a parte i genitori dei suoi spostamenti…
Terza avventura della giornalista Kate Waters, il personaggio creato da Fiona Barton (anche lei come la sua protagonista a lungo redattrice di cronaca per diversi quotidiani londinesi), Il sospetto ha tra i suoi punti di forza il doppio registro della narrazione, con la voce dell’ancora quasi adolescente Alex che si alterna a quella della più matura Kate (comunque anch’essa sempre più angosciata e piena di dubbi), dando conto dell’evolversi della situazione e passando dall’entusiasmo iniziale (“Arrivata! Che meraviglia! Comincia l’avventura!”) all’insofferenza per gli atteggiamenti della compagna di viaggio Rosie: abile, del resto, a rosicchiare i margini di autostima e sicurezza in sé stessa dell’altra gettandole a ogni occasione l’accusa di noiosa bacchettona.
Un ruolo scomodo e certo poco adatto alla sua età e inesperienza ma che, tuttavia, Alex sembrerebbe aver accettato assieme alla promessa di badare all’amica più giovane strappatale un po’ da tutti gli adulti prima della partenza: una promessa che la terrà legata a Rosie a dispetto dei molti campanelli d’allarme che le risuoneranno sempre più forti nella testa senza riuscire a sottrarla a un destino inutile e cattivo.
Sviluppata in parallelo alla ricerca della verità sulla sorte delle due ragazze, la caccia di Kate al figlio – che sembra a sua volta svanito nel nulla dopo una sfilza di bugie – percorre il romanzo affiancandosi e a tratti sovrapponendosi al plot principale (col quale in conclusione finirà con l’intrecciarsi), regalando alla storia un ulteriore elemento di suspense e contribuendo a dotare di spessore la trama.
Recensioni precedenti:
La vedova
Traduzione: Carla Palmieri
Editore: Einaudi
Anno: 2019