Il resuscitatore

Il resuscitatore

LA COLPA E IL RISCATTO

Nel novembre del 1803 l’uomo di scienza Giovanni Aldini, titolare di una cattedra all’università di Bologna, è in viaggio verso l’Inghilterra. La sua speranza è quella di trovare al nord un ambiente più propenso alle sue sperimentazioni, che in Italia stanno creando molto scalpore. Aldini è infatti riuscito tramite potenti scosse elettriche a stimolare momenti di apparente risveglio in animali morti, guadagnandosi la fama di “Resuscitatore”.

Giovanni Aldini è nipote del famoso scienziato Galvani ed è intenzionato a dimostrare che le sollecitazioni nervose operate dallo zio sulle rane possono andare ben oltre. Vuole arrivare infatti a capire quali conseguenze può avere una tale ricerca sul corpo umano e per questo ha scelto di trasferirsi a Londra, dove non è difficile procurarsi un cadavere su cui compiere i propri estremi esperimenti.

La capitale inglese si rivela però molto diversa da quello che lo scienziato si era atteso. È una metropoli dominata dalla sporcizia e dalla miseria. Soprattutto non così libera dal pregiudizio come aveva immaginato. Anche lì fin dall’inizio Aldini si trova a  fare i conti con l’ostile prete gesuita Balthus, disposto a tutto pur di fermare i suoi piani sacrileghi.

Tra molte difficoltà, Aldini ha comunque l’occasione di eseguire il suo esperimento sul corpo di un condannato a morte, riuscendo a fare notevole presa sul pubblico londinese. L’unico problema è che la sentenza è stata emessa  da un giudice corrotto, che ha incassato il denaro senza accertarsi se l’imputato fosse davvero colpevole dell’omicidio a lui ascritto.

Aldini si assicura così quel corpo fresco di impiccagione, ma dopo aver avuto il suo momento di gloria, si sente in dovere di riscattare la propria colpa facendo luce sull’accaduto in modo da assicurare il vero assassino alla giustizia.

Il romanzo di Lorenzo Beccati si legge con estremo piacere. Il suo fascino sta soprattutto nell’ambientazione storica precisa e nell’ambiguità dei personaggi, sempre in bilico tra il bene e il male. Coinvolgente anche il linguaggio, che accompagna il lettore come un placido fiume fino all’ultima pagina.

Altre recensioni dell’autore: L’ombra di pietra

Editore: DeAplaneta
Anno: 2019