Il miraggio

Il miraggio

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Published: 7/04/2024

Format: brossura

ISBN: 9788829710355

 

STOCCOLMA DA BRIVIDI. E NON (SOLO) PER IL FREDDO

di BARBARA MONTEVERDI

Questo volume conclude la trilogia che vede protagonisti Mina Daibiri – poliziotta con la fobia dei microbi – e Vincent Walder, mentalista inquieto e inquietante. Oltre a loro, circolano tra le pagine di questo libro corposo (650 pagine) una notevole quantità di altri personaggi che entrano ed escono dai capitoli con ritmo accelerato, rendendo la lettura (almeno all’inizio) piuttosto impegnativa dal punto di vista della concentrazione.

L’innesco della vicenda – vengono trovate le ossa, perfettamente spolpate e tumulate in un tunnel della metropolitana di Stoccolma – è piuttosto intrigante e l’avere incontrato a pagina 70 un poliziotto che detesta il Natale ormai incombente, mi ha subito messa nella migliore delle disposizioni d’animo per la lettura di questo thriller.

Lanciò un’occhiata irritata verso l’angolo dell’ufficio open space alle sue spalle. Qualche deficiente aveva messo una compilation natalizia e adesso dagli altoparlanti fluivano le note di “Mer jul”. Normalmente non sarebbe stato consentito diffondere musica a volume così alto, ma sembrava che quell’anno tutti, nella sede centrale della polizia, avessero capitolato davanti al Natale. Ovunque si girasse, i tentativi di creare l’atmosfera festiva erano evidenti. Ma, per quanto si sentisse felice, non lo sarebbe mai stato abbastanza da farsi piacere quella musica. La detestava con tutte le sue forze, e i peggiori erano quelli che cominciavano a propinarla al prossimo fin da ottobre.

Bene, almeno possiamo stare certi che non sarà una lettura con eccesso di melassa. E l’altra cosa di cui possiamo essere certi è che Vincent Walder, personaggio sfaccettato e dalla cultura enciclopedica, ci insegnerà parecchie cose. Come, per esempio, che il mai troppo esecrato Codice da Vinci di Dan Brown prende spunto da un altro romanzo (Il Santo Graal) che aveva fatto sue le idee di tale Plantard che nel 1956 aveva tentato di legittimare la storia di una dinastia discendente dai figli di Gesù e Maddalena, di cui lui sarebbe stato un virgulto. Lo scopo di tutto ciò? Reclamare il trono di Francia per diritto divino. Nel 1956. Aveva mangiato pesante. Sicuramente, queste chicche informative hanno lo scopo di alleggerire una trama piena di suspense fin dalle prime pagine e questa tecnica funziona egregiamente, permettendoci di rilassarci un poco, in attesa di prossimi eventi piuttosto truci.

Questo libro, rispetto al precedente della trilogia, mi convince un po’ di più, pare che gli autori si siano “scongelati” e raccontino vicende cupe con un certo qual gusto, trasmettendo emozioni forti, ma spesso positive. I personaggi, anche non protagonisti, sono ben delineati, il thriller è sottilmente disturbante perché gli autori alternano atmosfere natalizie e subbugli psicologici molto intensi, visto che alcune figure del racconto hanno i giorni contati, e lo sanno, ma al tempo stesso c’è da parte di tutti un desiderio inespresso e caldo di serenità ad ogni costo. Il lettore attende con una certa tensione che la malvagità prenda il sopravvento, ma non può evitare di sentirsi pizzicare il naso da qualche calda bevanda a base di zenzero e cannella. Una specie di doccia scozzese, insomma. Avvicinandosi alla conclusione, il racconto si fa concitato, diventa difficile staccarsi dalla lettura, anche se l’intuizione di chi fosse/fossero i perfidi di questo thriller era già nell’aria da un po’; ma che importa se la voce di chi narra è talmente ipnotica da farci bruciare il sugo del ragù? E succede, tranquilli, succede. Però (ecco il solito “però”, abbiate pazienza ma devo puntualizzare), nonostante l’innegabile interesse con cui si giunge alla fine del libro, l’ultima parte del racconto risulta quasi surreale e non risponde alle domande che mi ero fatta sul procedere delle indagini. Non posso spiegarmi meglio per non rovinare la lettura, ma ho notato una incongruenza piuttosto palese e aspetto conferma da voi.

Chiuso il libro, ho salutato per sempre Mina e Vincent, che gli autori hanno deciso di abbandonare al loro destino, attendendo di leggere nuove avventure, magari un tantino più lineari per il mio personale benessere psicologico e mentale.

Nel frattempo: buona lettura a voi e…tanti brividi!

TRAMA

A Stoccolma il Natale si avvicina e la città si riempie di luci, ma per qualcuno la festa si annuncia amara. Una misteriosa telefonata al ministro della Giustizia segna l’inizio di un conto alla rovescia che lo spinge inesorabilmente incontro al giorno fissato per la sua morte. Come se non bastasse, in uno dei tunnel abbandonati della metropolitana viene ritrovato un mucchio di ossa umane. Potrebbero appartenere allo scheletro di un noto esponente della finanza, scomparso da qualche tempo? Mina Dabiri, la poliziotta ossessionata dai microbi, assume la guida delle indagini. Ma gli indizi scarseggiano e non le resta che tornare a chiedere aiuto a Vincent Walder, il maestro mentalista che molti ritengono capace persino di leggere nel pensiero. Con il ritrovamento di un altro mucchio di ossa, l’inchiesta si complica: cosa nascondono realmente le profondità della capitale? Chi e perché sta braccando il ministro?

4.4Overall Score

Il miraggio

  STOCCOLMA DA BRIVIDI. E NON (SOLO) PER IL FREDDO di BARBARA MONTEVERDI Questo volume conclude la trilogia che vede protagonisti Mina Daibiri – poliziotta con la fobia dei microbi – e ...

  • Trama
    3.9
  • Suspense
    5.0
  • Scrittura
    4.3

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