DELITTI E DROGA A UDINE
Una giovane escort viene picchiata e accoltellata a morte nel suo appartamento a Udine. Sulla scena del delitto arrivano gli ispettori Alba Leone e Ramon Serrano e il caso a prima vista sembra essere un omicidio passionale. L’assassino ha lasciato il suo DNA sul corpo della vittima e gli investigatori sono convinti di riuscire ad incastrarlo.
In un primo tempo sembra che il colpevole sia il suo ex-amante, Leonardo Malinverni, denunciato otto anni prima dalla ragazza per stupro e percosse. L’uomo, uscito da poco dal carcere, ha però un alibi per la sera dell’omicidio. Alba e Ramon, indagando a fondo, scoprono che molte persone avrebbero avuto interesse a eliminare la giovane: personaggi di spicco che la conoscevano, tra cui un giudice, un politico sposato in ascesa e un crudele boss della mafia nigeriana, che ha riorganizzato una rete criminale di spacciatori che si espande in tutto il Nord Italia.
Nessuna ipotesi ha un riscontro, mentre le indagini proseguono senza sosta. Intanto il corpo fatto a pezzi di un’altra ragazza viene scoperto in un cantiere e due africani sono fermati e confessano, ma i due ispettori non sono del tutto convinti della loro sincerità. I poliziotti sono in pericolo e vengono coinvolti in un attentato, ma si salvano.
In una società in cui la politica è corrotta, molti crimini rimangono impuniti e ognuno cerca di fare solo i propri interessi. Alba e Ramon con impegno e determinazione riescono alla fine a risolvere il caso di omicidio, ma non potranno estirpare tutto il male che li circonda.
In questo romanzo, in equilibrio perfetto con la trama investigativa e i colpi di scena di cui Porazzi è un maestro , emergono temi sociali di rilievo: la mafia nigeriana, la corruzione politica, la violenza sulle donne, il terrore di denunciare per non essere puniti, il dramma della malattia , il tradimento. Il lato nascosto è quella parte oscura che ogni personaggio nasconde dentro di sé e non rivela agli altri, ma anche la parte marcia della società.
Alba e Ramon sono protagonisti “normali”, credibili, umani, diversi dal carismatico Alex Nero, protagonista di precedenti romanzi dell’autore. Essi sono simili nelle loro solitudini, ma diversi nei metodi di indagine (dove prevale l’arguzia femminile), grandi lavoratori, demoralizzati per il mondo corrotto che li circonda e che non riuscirà mai a piegarli. La loro forza sta nella loro grande onestà e nell’amore per il lavoro.
Domani continuerà tutto come prima, sempre impegnata a non affogare nella melma che la circonda. Questo è il destino di chi non accetta compromessi
In questo romanzo ci sono casi irrisolti, tante vittime ed assassini impuniti ed i protagonisti dovranno cercare di sopravvivere al marcio che li circonda, perché non possono estirpare tutto il male dal mondo. Solo comportandosi secondo coscienza riusciranno ad andare avanti, operando per il bene.
Consiglio agli amanti di thriller la lettura di questo bel romanzo che nel finale vi sorprenderà e sono sicura che Pierluigi Porazzi continuerà a stupirci nei suoi prossimi libri con la sua notevole fantasia.
Pierluigi Porazzi è laureato in giurisprudenza, ha conseguito il titolo di avvocato e lavora presso la Regione Friuli Venezia Giulia. È tra i fondatori dell’Associazione Culturale Cult’Udine.
Ha pubblicato per Marsilio Editori i romanzi “L’ombra del falco” (2010), “Nemmeno il tempo di sognare” (2013), in seguito usciti anche, rispettivamente, nelle collane Noir Italia (Il Sole 24 Ore, 2013) e Il giallo italiano (Il Corriere della Sera, 2014) e “Azrael” (2015), premiato come miglior romanzo dell‘anno nell’ambito dei Corpi Freddi Awards e presentato alla manifestazione letteraria nazionale Pordenonelegge. Nel 2017, per la collana gLam di Pendragon è uscito il romanzo “Una vita per una vita” scritto con il giornalista Massimo Campazzo. Con La Corte Editore ha pubblicato nel 2018 “La ragazza che chiedeva vendetta”.
Editore: La Corte
Anno: 2019