L’APOCALISSE E’ VICINA. TANTO VALE GODERSELA CON GLI OCCHI DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Incuriosita dalla presentazione di questa nuova pubblicazione di uno dei massimi esperti nazionali di cybersecurity, mi sono impadronita del testo e ho iniziato la lettura con qualche patema d’animo. Perché sono un dinosauro informatico, ne capisco poco o niente e mi sono chiesta se – questa volta – non avessi fatto il passo più lungo della gamba rischiando d restare sepolta sotto una montagna di termini tecnici ostici come la lingua finlandese.
Invece, sorpresona!, questo cybernoir è estremamente chiaro senza essere didattico, la storia (basata sulla lunga esperienza lavorativa di Curioni) è davvero adrenalinica e il lettore meno “attrezzato” si può comodamente infilare nei panni di Teresa, giovane giornalista non proprio aggiornata sui sistemi informatici, che per motivi professionali segue l’attività di Leonardo Artico che di professione smonta attacchi più o meno virulenti sul Web e- in questo caso specifico – traccia criminali informatici parecchio inquietanti.
Le perplessità, i buchi neri di conoscenza di Teresa sono i nostri e ogni volta che in lei si accende una lampadina anche noi vediamo la luce. Escamotage semplice e efficace: bravo Curioni, e pazienza se lo stile della sua scrittura tende un po’ alla “secca concentrazione” del tecnico e va al sodo senza avvolgere il lettore in atmosfere sofisticate.
Ma è bene che tu sappia che per i puristi, tutti di solito molto permalosi, un hacker è di base un genio o comunque una persona molto brillante, che non ha alcun intento distruttivo. I cattivi invece sono i cosiddetti “cracker”. Ricordati sempre che internet nasce come un luogo libertario e anarchico, dove tutto ciò che è in rete deve essere accessibile a chiunque. Ebbene, la maggior parte di quelli che internet lo hanno creato e ne conservano lo spirito sono gli stessi che oggi vengono definiti hacker. Capisco il fastidio che provino nell’essere associati a dei delinquenti. “Quindi gli hacker non sono criminali?” – Diciamo che funziona un po’ come in Guerre Stellari. Ci sono i cavalieri Jedi e i signori dei Sith. C’è Luke Skywalker, ribelle per una giusta causa, e Darth Vader, oscuro e crudele. In ogni caso il mio interesse per la materia è professionale: conoscere il nemico, le sue motivazioni e il suo modus operandi.
Com’è intuibile, i personaggi chiave del racconto sono energici, brillanti, duri e poco definiti psicologicamente, visto che il fine ultimo non è fare una narrazione umanistica. Però della filosofia c’è, eccome, ed è quella che guida le azioni e le velocissime sinapsi di tutti quelli che si occupano di informatica a livelli seri. Qui non si parla di smanettoni, ma di persone con un QI piuttosto sviluppato e con la capacità di reggere stress notevoli: dopotutto, avere la consapevolezza che l’intero sistema informatico che regge sulle sue spalle le nostre vite, ovunque e in qualsiasi momento, è fatto di polvere di stelle e può saltare dall’oggi…all’oggi, non è facile da sopportare.
Il giorno del Bianconiglio è il racconto teso e avvincente di una guerra tra intelligenze per nulla artificiali, ma è anche una riflessione sufficientemente amara su come si sia trasformata la nostra vita, appesa allo sfarfallio luminoso degli ormai irrinunciabili supporti informatici, nell’attesa inconsapevole dello Zero Day che ci riporterà alla preistoria.
Se volete saperne di più, se desiderate provare un brivido che non vi abbandonerà dopo aver chiuso il libro, leggete Curioni: non è fantascienza, quella che ci racconta, ma una normale vita spericolata, la nostra. Peccato non averlo capito fino ad oggi; ora dovremo essere in grado di reggere il suo peso.
TRAMA
Tracciare i criminali informatici come si fa con gli squali è la strana intuizione di Leonardo Artico, esperto di cybersecurity. Seguendo questa idea darà vita a una “pesca” molto pericolosa nelle profondità della rete, insieme al suo braccio destro Roberto Gelmi, hacker incallito sedotto dal genio e dal fascino del capo. Nessuno dei due, però, può aspettarsi che dagli abissi del web emerga il più temuto degli “squali”. Affiancati dalla giornalista Teresa Aprili, che di internet capisce poco o nulla ma saprà dare un contributo fondamentale all’indagine, Leonardo e Roberto si trovano impegnati a sventare un attacco che punta a mettere in ginocchio un colosso dell’energia e forse un’intera nazione. I pericoli che si celano dietro uno schermo possono avere conseguenze drammatiche nel mondo reale e quando scatta la paura è ormai troppo tardi per salvarsi. Il nemico invisibile assume l’identità del filosofo più celebre della storia. Ma è una sola persona o quel nome è la maschera di un gruppo criminale? Pagina dopo pagina, i protagonisti giocheranno una serrata e snervante partita a scacchi, mentre ciascuno – per ragioni diverse e inconfessabili – cercherà di nascondere il proprio passato. In un crescendo di colpi di scena, Il giorno del Bianconiglio svela al lettore i segreti della rete e mostra quanto siamo vulnerabili. Un cyberthriller ambientato in una Milano frenetica che continua a vivere come se nulla stesse accadendo. Ispirato a fatti e ad attacchi realmente verificatisi, che negli ultimi cinque anni hanno coinvolto sistemi estremamente critici di diversi paesi, questo libro è la prima puntata di una serie destinata a cambiare il nostro rapporto con la tecnologia.
Se volete ascoltare l’incipit letto da Barbara:
Il giorno del bianconiglio
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