Il destino dell'orso

Il destino dell'orso

BESANA E PIATTI, DUE INVESTIGATORI CHE HANNO MOLTO DA RACCONTARE

Besana e Piatti. Piatti e Besana. I due giornalisti-investigatori sono nuovamente insieme. Le due penne della cronaca nera ritornano a far luce sul buio della morte.

Marco, con la sua esperienza, come in “Nostalgia del sangue”, analizza, studia i fatti, gli indizi e riflette per costruire un finale a una storia. Una storia intensa dove il suo stesso equilibrio arriva quasi a sgretolarsi.

Ilaria, cresciuta dal precedente romanzo di Dario Correnti, in questo nuovo libro è ancora più dinamica, coraggiosa e a volte incosciente. Due personalità diverse, ma complici tra loro, che ci raccontano i fatti e noi lettori ci ritroviamo a investigare con loro stessi. Ci imbattiamo in un vortice buio e freddo, perché spinti con forza dallo stesso autore alla ricerca di un serial killer, che è lì davanti a noi, da un lato perfettamente visibile, ma allo stesso tempo capace di perdersi tra le parole dell’autore.

[…] è un serial killer atipico, se ci pensi. Non lascia firme, cambia modus operandi, usa sostanze diverse, non mette in scena gli omicidi, non cerca la notorietà. Anzi, sfugge.

“Il destino dell’orso” racconta di una serie di morti sospette dove Marco e Ilaria diventano protagonisti e partecipi degli stessi eventi. Ma con loro vi è l’orso, così impetuoso e forte, ma allo stesso tempo così fragile come spesso lo è l’animo umano. 

Dario Correnti ci porta a vivere il romanzo al suo interno, grazie a una scrittura attenta nei particolari. Una delle caratteristiche dell’autore è la ricerca storica. Come nel libro “Nostalgia del sangue”, anche nel “Il destino dell’orso” alcuni elementi caratterizzanti della trama sono fatti realmente accaduti, e l’analisi storica dell’autore permette di tornare al passato, vivendo perfettamente il presente.

Un libro ricco di elementi descrittivi sia dal punto di vista ambientale che da quello dei diversi aspetti caratteriali dei personaggi. Un ritmo sempre interessante arricchisce la trama ricca e lineare nella sua struttura.

[…] Abbiamo davanti un assassino che studia ogni dettaglio, è molto preciso e cuce addosso a ogni vittima un omicidio su misura

I giusti dettagli e passaggi narrativi creano quella suspense che porta a una lettura veloce e intensa. I due protagonisti nella loro originalità vengono amati dal lettore e sono vissuti come parte determinante della storia stessa.

Dopo “Nostalgia del sangue” e “Il destino dell’orso” c’è sicuramente ancora spazio nel mondo del thriller per Marco Besana e Ilaria Piatti.

Precedenti recensioni: Nostalgia del sangue

Editore: Mondadori
Anno: 2019