
IL BUIO DIETRO LA NORMALITÀ
di CRISTINA PANEPINTO
Acume, affidabilità e fiuto da fuoriclasse. Queste le caratteristiche che fanno di Adriano Zenotti un esempio per i colleghi e un punto di riferimento per i superiori.
Lo stimato commissario della questura di Roma nasconde però un insospettabile segreto. Dietro la maschera di poliziotto impeccabile si muove l’animo freddo e cinico di un killer che, in virtù della propria posizione lavorativa, sa bene come tenere le forze dell’ordine lontane dai propri efferati delitti.
Adriano Zenotti uccide con regolarità, e lo fa perché gli va. L’istinto omicida per lui è sempre dietro l’angolo. Se qualcuno urta il suo modo di vedere le cose, il primo pensiero è come toglierlo di mezzo. Naturalmente non sempre porta a termine i suoi propositi, ma quando ciò accade, non ha problemi a darsi una giustificazione morale, visto che lui, in fin dei conti, una morale c’è l’ha. Resta comunque di fondo la sconcertante superiorità con cui si dedica a quello che nella sua percezione rappresenta un legittimo hobby, da affiancare alle normali attività quotidiane.
Zenotti non è però un sadico. Uccide per principio, non per incutere sofferenza alle proprie vittime. Per questo entra in difficoltà quando deve occuparsi di una serie di morti violente che ripercorrono in maniera raccapricciante gli omicidi di celebri “Mostri” del passato. Un compito che diventa ancora più problematico, quando si trova a lavorare con Nicodemo Lupi, un eccentrico profiler.
La collaborazione con il criminologo rappresenta infatti per Zeno un’arma a doppio taglio. Da una parte è stimolante, perché i due avviano assieme una sfida con il killer, nel tentativo di decodificare gli indizi che egli lascia di volta in volta per anticipare l’omicidio seguente. Dall’altra lo mette a disagio. La metodologia di indagine di Lupi spinge infatti il commissario a sondare la mente dell’assassino per comprenderne la psicologia e prevederne le mosse, costringendolo nel contempo a intraprendere uno scomodo viaggio nelle tenebre della propria anima.
“Il buio dietro le maschere” è il secondo romanzo di Claudia Proietti che vede come protagonista Adriano Zenotti. Ancora una volta un racconto ben congegnato, profondo nell’indagine dei personaggi e di scorrevole lettura.
TRAMA
L’ambiguo commissario Adriano Zenotti, in arte Zeno, è un tutore dell’ordine e, insieme, un freddo assassino. Gestisce la sua natura duale indossando la maschera della normalità, nascosto nel caos arrogante della società moderna. Una serie di efferati e brutali omicidi sembra emulare i Mostri senza nome, serial killer mai catturati le cui gesta tornano a vivere attraverso la follia di un assassino apparentemente inafferrabile, così veloce da essere imprevedibile, invisibile pur sotto gli occhi di una Roma inerme e tinta di sangue. Le vittime sono collegate a quelle del passato e, sul corpo di ognuna di loro, spicca un indizio sul prossimo Mostro da celebrare. Al fianco di Zenotti, oltre alla preparatissima Elena Bonetti, Nicodemo Lupi, criminologo sopra le righe e fuori gli schemi, Leandro De Pascalis, integerrimo e bonario vicequestore, e Lidia Ferri, sanguigna e scaltra PM. Zeno dovrà entrare nella mente della sua nemesi, senza rischiare di far trapelare la sua vera essenza. Tutto in una corsa contro il tempo e la missione impossibile di prevenire le mosse di un killer pronto a ricordare al mondo che ciò che viene dimenticato è destinato a tornare, per colpire in modo ancora più spietato.
Il buio dietro le maschere
IL BUIO DIETRO LA NORMALITÀ di CRISTINA PANEPINTO Acume, affidabilità e fiuto da fuoriclasse. Queste le caratteristiche che fanno di Adriano Zenotti un esempio per i colleghi e un punto di ...