Praed Street non è certo una delle strade più amene di Londra. Là dove finisce, congiungendosi alla zona di indubbia rispettabilità di Bayswater, ha un aspetto più promettente, ma per tutto il resto del suo percorso lascia francamente a desiderare. Stretta fiancheggiata da tristi botteghe, i cui squallidi edifici sovrastanti hanno un’aria tutt’altro che invitante, non può essere stata concepita che come un’umile appendice della sua più prosperosa vicina, Edgware Road.
Una serie di sconcertanti omicidi hanno luogo in Praed Street, apparentemente tutti indipedenti, ma invece c’è qualcosa che li lega: un gettone di osso che ricevono le vittime predestinate. Il professore Lancelot Priestley si trova a dover indagare su queste morti e a dover individuare il serial killer che si aggira in questa via londinese. Il docente di matematica.
Un romanzo veramente ben scritto e capace di tenere incollata e alta l’attenzione del lettore per tutto il libro. Non vi è cedimento narrativo. Gli omicidi sono ingegnosi e alla fine lasciano, anche i più esperti a bocca aperta; il ritmo è serrato e la descrizione di una Londra di periferia richiama alla mente le ambientazioni di Sweeney Todd.
Ha scritto ben 140 libri “mystery” nella sua vita, ma questo è uno dei suoi migliori libri. Vi è la consacrazione del protagonista, il professore Lancelot Priestley che stranamente, nella trasposizione cinematografica, venne eliminato. (Twelve good men)
Lo consiglio veramente a tutti, per gli amanti del giallo classico questo non deve mancare nelle vostre librerie. Dal 1928 ad oggi abbiamo ancora molto da imparare su come si scrive un romanzo dal respiro internazionale.
Traduzione: Federico Riccardi
Edizione: Polillo Editore
Anno: 2002