I bastardi di Pizzofalcone

I bastardi di Pizzofalcone

Letto da: Peppe Servillo

A Napoli c’è un Commissariato che lotta per poter rimanere aperto ed attivo: è quello di Pizzofalcone. Qui quattro agenti sono stati allontanati per un reato infamante: quello di traffico di droga.

Dagli scarti di altri uffici ecco che arrivano a rimpiazzare gli agenti fedigrafi quattro poliziotti ognuno con qualcosa da nascondere e da dimenticare. Giuseppe Lojacono, detto il  Cinese, ingiustamente allontanato dalla natia Sicilia per delle voci poco chiare sul suo conto relative a  dubbie frequentazioni.Ma sta anche vivendo di gloria sulla scia del successo ottenuto con la cattura del famoso Coccodrillo, un efferato assassino che ha tormentato la vita di Napoli negli ultimi tempi.Il Commissario Luigi Palma, persona gioviale e tranquilla, indefesso nel lavoro.
Francesco Romano detto Hulk a causa della aggressività che spesso si scatena in lui. Alessandra Di Nardo, per tutti Alex, che ha sparato un colpo con l’arma di ordinanza in ufficio e per questo è stata trasferita.Marco Aragona, giovane e bizzarro agente, più che raccomandato, che vorrebbe essere chiamato Serpico. A Pizzofalcone sono rimasti invece in servizio l’anziano Giorgio Pisanelli, detto il Presidente e Ottavia Calabrese detta la Mammina, entrambi con seri problemi familiari alle spalle.

Non importa se sono nuovi: per tutti sono i Bastardi di Pizzofalcone e la loro mission è quella di scongiurare la chiusa del Commissariato. Nemmeno il tempo di conoscersi tra loro che vengono catapultati in un omicidio consumatosi negli ambienti dell’alta società. Dell’indagine sono incaricati Lojacono e Aragona mentre a Di Nardo e Romano spetta scoprire come mai una ragazza giovanissima sia sempre chiusa in casa. Attraverso l’intrecciarsi delle storie e delle indagini vengono messe in primo piano, in modo magistrale dall’autore le vicende umane dei protagonisti mettendoli a nudo e svelando prima le persone che i poliziotti.

Storie molto ordinarie e quindi molto vicine alla realtà ma molto appasionanti. Dalle prime parole emerge il fascino del giallo attraverso un linguaggio molto lineare, semplice ma che non scade mai nella banalità.

Che dire dell’interpretazione di Peppe Servillo? Perfetta! Altre parole non servono.

Edizione: Emons Audiolibri
Anno: 2014