Alicia, gli occhi pesti di lacrime, tremava come una foglia mentre guardava la bustina di cellofan con le poche schegge bianche rimaste sul fondo. Il cesso del Crazy Slot stagnava in un odore acre, un misto di piscio e disinfettante, che prendeva alla gola strozzando il respiro. Le piastrelle blu riverberavano un’accecante luce da obitorio. I Depeche Mode cantavano Enjoy the silence.
Nerone Crespi soffre di una forma di amnesia che gli impedisce di ricordare il passato. Vive ai margini della società milanese. Una sera mentre rovista nella spazzatura, un uomo nudo gli indica la finestra di un palazzo. Lo shock è violento e quello che ha visto lo sconvolge, ma c’è qualcosa che lo spinge a continuare le indagini aiutato dalla sbirra, il poliziotto Angela Delfino. Insieme scoprono indizi che li portano verso una fotografia degli anni ’80 “I Bambini di Escher”. Ma cosa c’entra la fotografia di Battista con quello che Nerone ha visto in quella casa? Riusciranno Angela e Nerone a sciogliere una matassa che sembra inestricabile.
Un romanzo complesso, il nuovo lavoro di Pedote, una storia che parla di una società odierna, con dei fantasmi che cerca di tenere seppelliti ma che poi chiedono il conto, come un oste che a termine pasto presenta il totale. Nella trama, Pedote, ci parla anche di molti mali della società ed in alcuni punti del romanzo si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa e mette nero su bianco la verità, che in molti casi non è ascoltata.
La storia complessa e lontana dalla classica costruzione del giallo, rende “I bambini di Escher” un romanzo accattivante e pieno di suspense, nella curiosità del lettore non si sviluppa solo un senso di risposta ai vari omicidi, ma Pedote insinua anche la storia personale di Nerone e quella di Angela, tutti sono artefici della suspense.
Il protagonista maschile Nerone Crespi, che non ha più passato, ripiega nell’indagine la voglia di dare una storia. Il fatto che lui non abbia un passato, lo spinge a cercare quello degli altri, ma riuscita in questa ricerca altruista a trovare anche il suo? Solo leggendo il romanzo di Pedote lo potrete scoprire. Niente nel romanzo è stato inserito per uno scopo meramente letterario, ma tutto è connesso alla storia.
Le parti descrittive sono delle vere e proprie istantanee di certi momenti e ci raccontano come la situazione fosse in quel preciso momento, creando un tuffo nella realtà del romanzo. Inutile dire che Paolo Pedote riesci a stupirci, con un finale ancora più sorprendente del previsto. Quando si pensa di avere la soluzione in mano prima dello stesso autore, ecco che lui ci sferza il colpo finale. Un romanzo da leggere in un soffio.
Musica consigliata: Contessa Miseria di Carmen Consoli, perché il passato non rimane mai dietro di noi, prima o poi torna.
Editore: Todaro Edizione
Anno: 2017