Follia

Follia

DAI TURBAMENTI AI COLPI DI SCENA PASSANDO PER LA FOLLIA

Inghilterra, 1959. Stella è l’avvenente e frustrata moglie dello psichiatra criminale Max Raphael. Da poco si sono trasferiti in campagna, ma la scelta di lasciare Londra non è stata dettata dal
desiderio di una vita semplice. Max, infatti, è stato assunto nell’ospedale psichiatrico più tetro e isolato del Regno Unito: un istituto di massima sicurezza dove sono detenuti pericolosi criminali.
Stella, l’infelice e inquieta Stella, dovrà vivere confinata all’interno di questa angosciante cittadella. I suoi giorni saranno scanditi dalla noia e dominati dal lugubre edificio vittoriano del manicomio. Lo scenario è cupo almeno quanto il matrimonio di Stella. Suo marito Max è un uomo chiuso, dal carattere malinconico.

Chiunque, a questo punto, potrebbe immaginare la giovane donna come una vittima delle circostanze. Ma la realtà è ben diversa e molto più complessa. Patrick Mc Grath non è un autore incline alla banalità. Questo romanzo, che si colloca a metà strada tra un racconto gotico e un thriller psicologico, si prende gioco del lettore. Perché i protagonisti non sono Stella o Max, ne’ Edgar Stark (il violento criminale di cui la donna s’innamorerà).

Abbiamo un narratore, il noto psichiatra collega di Max, che si pone come osservatore e coscienza super partes. Ma nemmeno lui è il cuore della vicenda.  Protagonista è la follia. Pazzia divoratrice di vite, capace di rendere abominevole ogni sentimento. La dipendenza sessuale è un tema  pregnante, ma il racconto non scade mai nel volgare e la morbosità dell’intreccio non risulta stucchevole, grazie alla penna anglosassone di Mc Grath.

Una lettura inconsueta, dove troviamo molti elementi graditi agli appassionati del giallo classico (lo stile narrativo, i paesaggi della vecchia Inghilterra, la liason proibita) mischiati all’ansia tipica del thriller. Il romanzo turba -mantenendo fede al titolo- e stupisce nel finale con un colpo di scena alla Hitchcock.

In pratica c’è tutto, dosato con una certa maestria.

Editore: Adelphi
Anno: 1996