LA VISIONE MODERNA DELL’HARD-BOILED
Che differenza c’è tra chi imita e chi ne trae ispirazione? Beh, Novelli e Zarini sicuramente non imitano ma traggono ispirazione dalla letteratura di genere e lo fanno molto bene. Il protagonista l’ispettore Astengo, la segretaria Dalia (probabile omaggio alla più nota Dalia Nera), l’ufficio, i colori e la loro voce, ricordano il Philip Marlowe di Chandler senza farne macchietta, ma personalità.
Loro s’ispirano, non imitano ed il punto di stacco è una scena dalle atmosfere kubrickiane che da una nuova svolta al romanzo dandole una forma di azione moderna molto affine ai romanzi di spionaggio. La trama è intricata e ci porta nel mondo imprenditoriale fornendoci tutte le informazioni per renderci attivi partecipi anche in un mondo che può sembrare lontano.
Suspense e scrittura si fondono. La loro voce è unica pur essendo un romanzo con due autori, in una fusione precisa ed omogenea. Un romanzo che si legge d’un fiato e ci porta nel mondo di Astengo. Molti i riferimenti musicali e letterari nel romanzi che diventa divertente trovare ed identificare. Questa è la loro terza avventura insieme all’investigatore Astengo che in questo episodio raggiunge una forma molto più completa rispetto ai precedenti. Tutti maturiamo, non solo noi umani ma anche i nostri personaggi preferiti.
Stavo camminando per San Matteo, un profumo costoso sulla pelle che stava invecchiando, una camicia e un vestito che facevano a pugni con quell’essenza ricercata. Ero un “non volevo, ma posso”, per definirmi con una parafrasi di luogo comune. Arcangelo Argentero non mi faceva mancare ormai da tempo una boccetta di profumo a ogni fine del mese.
Recensioni precedenti: L’essenza della colpa
Editore: Fratelli Frilli
Anno: 2019