TU STORIES IS MEI CHE UAN … SOPRATUTTO DEI 4+1 DI VIA ATRI

di Manuel Figliolini

Ci sono romanzi che purtroppo non appartengono al genere che solitamente un lettore è abituato a frequentare, e molte volte succede perché ci si affida a delle recensioni che non scorticano il romanzo ma ne fanno un commento generale perché sanno che gli amanti di quel genere sicuramente lo apprezzeranno.

Poi ci sono i romanzi di Serena Venditto che in alcuni si ostinano a etichettare come cozy-crime ma che in realtà non sono solamente questo. Analizzando questo nuovo romanzo, che chiamare romanzo è impreciso poi vi spiego perché, “Commedia gialla con gatto nero” edita da Mondadori nella collana “Il giallo Mondadori”, e avendone letto i precedenti, si scoprono lati della scrittrice e della sua scrittura che difficilmente riuscirei a catalogare come Cozy-crime. Innanzitutto va chiarito che questo nuovo romanzo, contiene all’interno 2 storie dei 4+1 di Via Atri 36. Contiene precisamente “C’è una casa nel bosco” e “Al sassofono blu”. Due storie che sono il seguito del romanzo “Aria di Neve” e quindi l’autrice ci regala un piccolo salto indietro nel tempo, facendoci partecipi di una storia che si inserisce ugualmente bene ed è molto gradevole da leggere.

I romanzi di Serena Venditto sono dei gialli classici perfetti, dalla trama intricata e difficilmente districabile, come i più grandi scrittori della golden-age. Le sue storie si districano per poi rinchiudersi in spazi abbastanza chiusi dove l’arte investigativa di Malù può esprimersi al meglio emulando i grandi come Sherlock o Poirot. Anche Serena Venditto che attinge a piene mani nel classico, come nella migliore tradizione, da il compito di voce narrante ad una protagonista che non è l’investigatore, ma solamente la sua coinquilina che si appassiona alle prodezze di Malù. Altro punto d’ispirazione, come non pensare a Watson o ad Hastings che per Sherlock e Poirot erano un aiuto. Ecco il colpo di genio, Serena Venditto modernizza questa figura, facendola diventare parte attiva dell’indagine ma anche colonna portante dei suoi romanzi. Il protagonista non è più solo l’investigatore dilettante ma anche la sua assistente si svela essere una detective molto sopraffina.

Ma poi ci sono gli altri protagonisti involontari, gli altri coinquilini di Via Atri 36, Samuel, Kobe e il gatto Mycroft (nome molto emblematico) che riescono a portare nel romanzo un umorismo e dei dialoghi veramente taglienti. Si nota benissimo che la scrittrice ha letto Wodehouse e lo padroneggia, attualizzandolo e rendendolo molto moderno meno british e più partenopeo.

Questo è quello che potete trovare nei romanzi di Serena Venditto se conoscete il giallo classico, ma se non lo conoscete potete trovarci anche una serie come Friends, dove la vita di questi ragazzi s’intreccia e ogni tanto un omicidio fa capolino nelle loro vite. Questi sono i romanzi di Serena Venditto, non dei cozy-crime, ma dei gialli classici rivisti. Romanzi che ci raccontano la vita di 4 ragazzi che si portano sempre appresso un gatto strampalato, come lo sono loro e come lo sono le loro vite. Romanzi da leggere e da trasformare sicuramente in una serie TV … Sarebbe molto divertente.

TRAMA

C’è una casa nel bosco si svolge a Villa Esther, una dimora incastonata nel cuore del Molise: è bianca, maestosa, sfavillante di neve e luci natalizie. È qui che Alice e Damiano hanno deciso di celebrare le loro nozze, ospiti della ricchissima famiglia Latorre. Un padre intelligente e fascinoso, tre figli sereni e realizzati: una famiglia da pubblicità. Che segreti si nascondono dietro quest’apparenza perfetta? In una lunga notte che non conosce il sonno, ci sarà da districare un mistero più fitto del bosco. In Al Sassofono Blu la compagnia teatrale “”Trappola per topi”” propone una cena con delitto in un locale del centro storico di Napoli. Ma se oltre all’assassinio immaginario del conte de La Roche durante lo spettacolo se ne consumasse uno vero? Un giallo nel giallo che si snoda fra le assi di un palcoscenico e i vicoli di una città che non dorme mai. A indagare in entrambi i casi è la formazione al completo dei quattro più uno di via Atri 36: l’archeologa Malù, appassionata di romanzi gialli e misteri di ogni tempo, Ariel, traduttrice italoamericana di commedie rosa, il pianista giapponese Kobe e il sardonigeriano Samuel, rappresentante di gelati, accompagnati come sempre dall’infallibile fiuto del gatto nero Mycroft.