Bambine

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MOSAICI DI ORRORE

Ravenna. Estate. Caldo, sudore, brezza serale che arriva dal mare. Carlo Bertelli è un giornalista infelice, non ha grandi stimoli lavorativi, la moglie lo ha improvvisamente abbandonato, il migliore amico è morto durante un’immersione subacquea. C’è motivo per annegare il dolore in litri di birra fresca e tra le braccia di qualche ragazza di poche pretese.

Poi accade l’inimmaginabile: nel torpore di un’estate come tante, un maniaco rapisce, violenta e uccide delle bambine. Forse mette gli occhi addosso anche alla figlia dell’amico scomparso e allora Carlo si riscuote e cerca di trovare il bandolo di quell’orrenda matassa.

Eraldo Baldini ci racconta una storia durissima, quasi respingente, con la consueta maestria. La sua scrittura solitamente gotica, ricca di pinnacoli nella costruzione delle vicende, qui è più morbida, lineare, forse per il fatto che l’argomento trattato è talmente delicato e doloroso da richiedere una mano più leggera.

Effettivamente, sarebbe impossibile arrivare al termine del racconto senza avere il conforto della sua pietas e il respiro di qualche bella immagine naturalistica.

Il sole giocava con le foglie giovani e chiare degli alberi, e il soffitto di rami trapuntato di luce sembrava decorato con un mosaico splendente, come quello delle basiliche in città. E c’era lo stesso silenzio delle chiese, qui, in questo relitto di un’antica foresta cresciuta nell’acqua, tra stagni coperti di ninfee e l’intersecarsi di canali vivi d pesci e d’uccelli.

Come sempre nei noir di Baldini, la fine non è consolatoria, ma ci lavora dentro e ci obbliga a pensare al Male che si annida in ognuno di noi, ma in alcuni di più. Molto, molto di più.

Editore: Fernandel
Anno: 2016