UNA NUOVA COPPIA D’INVESTIGATORI A DISTANZA RAVVICINATA
Una nuova coppia d’investigatori ma anche una nuova coppia di scrittori (anche se avevano già scritto a 4 mani dei racconti). Lui è Daniele Cambiaso, uno scrittore affermato ed una penna che abbiamo già avuto il piacere di conoscere. Lei, Sabrina De Bastiani, è una blogger (collabora con Thrillernord) che nel mondo del giallo è conosciuta per le sue recensioni precise, attente e per le sue presentazioni sempre interessanti e profonde.
Un romanzo completo, una prima avventura dove si sentono la mano di Cambiaso e la mano della De Bastiani che si amalgamano nella narrazione mantenendo la forza personale. Anche se i paragoni culinari sono i più semplici, in questo caso sono inevitabili perché solo in cucina si possono mischiare ingredienti. Creare un gusto unico ma caratterizzato dalle singole note gustative di ogni ingrediente. Ed è così la prima avventura di Pietro e Mistral.
Una trama che si dipana tra il passato ed il presente, tra le colpe e la poesia, tra irruenza ventosa e staticità istituzionale. I personaggi sono pennellate, avremo sicuramente altre avventure per approfondire, e i due autori scardinano la consuetudine dei romanzi seriali. Mistral, la studentessa universitaria, dal nome ventoso (il maestrale) lo impersonifica in pieno, leggera ma costante, che scava nella testa delle persone e che, tenacemente, non smette facilmente. Pietro, un agente in copertura da studente universitario, granitico e fermo, come il suo nome, nel suo compito. Il punto saldo dell’indagine pieno delle sue certezze e della sua voglia di adempiere ai suoi compiti.
L’attenzione millimetrica degli autori nei nomi ma anche nel titolo colpisce piacevolmente il lettore. Quella “distanza ravvicinata” che caratterizza tutto la trama del romanzo, tutto è distante e tutto è vicino. Distanti e vicini sono Pietro e Mistral, distanti e vicini sono Mistral e Frau Stingel. Distante e vicina è la Storia con la S maiuscola che inizia con quell’antefatto del 1945. E distanti e vicine sono le loro penne, complici di quel punto di congiunzione che permette alla voce precisa dell’uno d’intrecciarsi con la voce poetica dell’altro.
Una storia ambientata a Lavagna, città turistica del levante ligure, che coinvolge con delicatezza il lettore accompagnandolo per 200 pagine. Un alternarsi di capitoli dedicati a Pietro e Mistral che anche nella struttura rimangono distanti ma vicini. Spesso nella stessa pagina. Un esordio che dà risalto a queste due penne che hanno messo a frutto la loro esperienza per regalarci una nuova coppia d’investigatori vicini ma distanti. Ah, nota da non trascurare, c’è anche molta musica, che fa sempre bene.
E’ una spiaggia di sassi, quella dei Bagni Elena. Pietre di ogni forma e misura, screziate di grigio, cocci di bottiglia levigati ed erosi da chissà quanti anni di salino, gemme preziose agli occhi di bambina, ciottoli neri, anche, di quell’ardesia che ha dato il nome alla cittadina. Mistral si toglie le scarpe da ginnastica. Si cammina male, scalzi sulla spiaggia di Lavagna. Ma è di contatto che ha bisogno. Di sentire la materia sotto i piedi, il calore. E’ solo una vacanza, breve, ma ha la netta consapevolezza di essere tornata a casa.
Ecco la nostra presentazione al Covo della Ladra: link.
Editore: Fratelli Frilli
Anno: 2020