LA MILANO PIU’ OSCURA NELL’ULTIMA INDAGINE DEL COMMISSARIO FERRAZZA
Due omicidi sconvolgono la caserma Notari dell’Arma dei carabinieri, quello del brigadiere Giulio Tarantino e di sua moglie Barbara. La particolarità del crimine e i soggetti coinvolti contribuiscono a rendere ancora più teso e cupo l’umore già compromesso di tutti i membri della Notari, una caserma già attenzionata da un brutto fatto di cronaca accorso proprio al suo interno qualche tempo prima. Come se non fosse già abbastanza c’è un conflitto in corso tra carabinieri e polizia per chi debba occuparsi del caso. Alla fine si decide per la polizia e a indagare viene chiamato il commissario Daniele Ferrazza che decide di lavorare a tutto campo e scandagliare ogni singola pista o ambiente borderline della metropoli lombarda. Accanto a lui c’è il suo collaboratore più fidato, l’ispettore Ceolin ma non gli manca il sostegno anche di Laura Barbieri, la nota giornalista di Telelibera, nonché donna con cui ha una relazione personale non proprio idilliaca.
Chi ha ucciso Tarantino e la moglie? Ferrazza sembra muoversi solo a istinto e quello che troverà sarà una verità nient’affatto scontata.
Romano aveva appena inserito la chiave nell’accensione, che un gruppo di uomini raggiunse la vettura, aprì la portiera e lo trascinò a forza sul cemento bagnato del parcheggio.
Ciò che colpisce immediatamente nell’ultimo lavoro di Alessandro Bastasi è la molteplicità dell’umanità che viene rappresentata dallo stesso autore. Notturno metropolitano è senza dubbio un giallo, ma è nel contempo anche una rappresentazione della società più nascosta, che si muove ai confini, che trama nell’ombra e che ha una apparenza di normalità che fa accapponare la pelle perché è quella più pericolosa e insidiosa. L’omicidio da cui parte la narrazione è solo un pretesto perché bisogna comprendere a fondo il lavoro letterario dell’autore finalizzato a presentare la violenza incombente che serpeggia nelle nostre città, il perenne senso di vendetta e rappresaglia che anima da tempo certo ambienti, l’ideologia perversa del colpire uno per educarne cento.
È con tutto questo che ha a che fare il protagonista Ferrazza e allora il lettore non può fare a meno di solidarizzare con lui, patire con lui e assaporare ogni suo piccolo passo in avanti, ogni sua lieve intuizione, ogni sua decisa presa di posizione. Bastasi è pure dotato di uno stile evocativo, probabilmente antico retaggio del suo passato di attore teatrale, che usa saggiamente nelle descrizioni più realistiche e quando c’è da marcare sulle scene più aggressive, quelle che alla fine restano più impresse a chi legge. Un buon giallo per questa nuova stagione.
Editore: Fratelli Frilli
Anno: 2018