
VOLGIAMO LO SGUARDO ALL’INFINITO MA IL PARADISO È IN TERRA?
di MARINELLA SORRENTINO
Samantha Harvey con il suo romanzo Orbital, ci regala un viaggio straordinario, ci fa salire a bordo di una navicella spaziale e capovolge le nostre certezze.
Squarcia il velo di mistero del Cosmo che visto da vicino diventa un buco nero, perde il suo fascino, mentre la Terra diventa il punto di riferimento al quale gli astronauti si aggrappano.
Attraverso i loro occhi riscopriamo la bellezza del nostro pianeta, della natura, perchè a quella distanza l’uomo nella sua pochezza scompare e con lui le guerre, la fame, le ingiustizie, le catastrofi naturali diventano un pallido ricordo.
Gli astronauti perdono la loro eroicità, sono uomini che vengono assaliti dalle debolezze, fanno fatica a non perdere il senso della realtà, devono guardare più volte al giorno l’orologio per non smarrire il senso del tempo che nello spazio si annulla, devono attaccarsi alla routine dei piccoli gesti quotidiani, ripetitivi, ubbidire ai comandi, fare ginnastica per salvaguardare oltre la mente dalla follia anche il corpo dai danni dell’assenza di gravità.
Le visioni si capovolgono: la volta celeste che vista dalla Terra aveva il fascino del mistero e rimandava all’idea di Paradiso ora è solo un abisso che li inghiotte e li imprigiona.
E’ la Terra il Paradiso al quale anelano tornare.
I sei astronauti scelti per la missione, sono molto diversi tra loro per origine, lingua, usi e costumi, ma nello spazio le nazionalità si annullano, diventano gli uni per gli altri la “famiglia in aria”, ognuno sa che la propria sopravvivenza è legata all’altro, si crea un legame che va oltre gli individualismi, si diventa parte di un solo corpo.
Un libro che fa riflettere e che diventa metafora di quello che utopisticamente dovrebbe essere la vita sulla Terra: essere capaci di abbattere le barriere dei nazionalismi e vivere di solidarietà e amore, l’unica via per consegnare ( e sarebbe nostro dovere pensarci) alle generazioni future un pianeta sano e abitabile anche da loro.
TRAMA
Nel cuore nero del cosmo, sei astronauti viaggiano in orbita attorno alla Terra, a bordo di una stazione spaziale. Vengono dall’America, dalla Russia, dall’Italia, dalla Gran Bretagna e dal Giappone, e sono partiti per studiare il silenzioso pianeta blu, su cui scorre intensa la vita da cui sono esclusi: un matrimonio in crisi, un funerale, un fratello ammalato, un tifone che minaccia devastazione. Li vediamo nei brevi momenti di intimità in cui preparano pasti disidratati, fanno ginnastica per non perdere massa, dormono a mezz’aria in assenza di gravità, stringono legami tra loro per sottrarsi alla solitudine. Ognuno è preso dai propri pensieri e dal proprio passato terrestre, ma più scorre il tempo più cominciano a sentirsi parti di un unico corpo – Pietro la mente, Anton il cuore, Roman le mani, Chie la coscienza, Shaun l’anima e Nell il respiro. Profondo e commovente, Orbital è un canto d’amore alla bellezza dell’universo e del nostro pianeta, che osservato da lontano diventa prezioso e precario, un gioiello sospeso nell’infinito, un paradiso da proteggere. Con voce incantata, Samantha Harvey ci ricorda che di fronte all’immensità del tempo e dello spazio siamo solo piccole foglie al vento, e che la nostra esistenza è scritta dal futuro che riusciamo a sognare.
Traduzione: Gioia Guerzoni
Orbital
VOLGIAMO LO SGUARDO ALL’INFINITO MA IL PARADISO È IN TERRA? di MARINELLA SORRENTINO Samantha Harvey con il suo romanzo Orbital, ci regala un viaggio straordinario, ci fa salire a bordo di una ...