Il bacio del calabrone

Il bacio del calabrone

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Published: 04/06/2024

Format: Brossura

ISBN: 9788806259808

LA PIU’ BELLA LOCATION PER UN GIALLO MOZZAFIATO

di ANTONIA DEL SAMBRO

E ci risiamo! Ancora “il contino”, Manrico Spinori. Ancora Giancarlo De Cataldo che invece di accusare stanchezza autoriale nel riproporre le vicende del suo pubblico ministero rilancia una nuova storia che più in spolvero di così è impossibile. Ancora la Roma sbrilluccicante dei luoghi dell’arte e della cultura. 

Dopo la messa in scena de La Traviata al Teatro Costanzi di Roma, Tito Cannelli, titolare di un atelier di moda, muore per choc anafilattico dopo la puntura di una Vespa Mandarina, originaria del Giappone, un calabrone dal pungiglione pericoloso e fatale per chi è allergico al suo veleno. 

L’accadimento ferale si consuma durante un party post rappresentazione, pieno di invitati e gente dell’ambiente, quindi se qualcuno voleva uccidere il Cannelli e la morte dello stesso non è stata solo un semplice incidente disgraziato, sicuramente, era a quel ricevimento. Ma chi? E perché voleva che morisse proprio il titolare della pregiata maison di moda? 

L’indagine di Manrico Spinori è spalmata in pagine di gustosissima e avvincente lettura, ma sono le ambientazioni a incuriosire, affascinare e intrigare il lettore. 

Il bacio del calabrone è un giallo di assoluta ambientazione nel senso che De Cataldo è superlativo a ricostruire determinanti ambienti dove quasi sempre finiscono per girare le solite persone. E quindi la delizia di chi legge si basa, oltre che per la storia da narrativa classica di genere, per la possibilità di sbirciare “dietro le quinte”. Il laboratorio di costumi teatrali. Il sottobosco degli ambienti della moda internazionale. Il connubio tra artisti da palcoscenico e addetti ai lavori. 

Che questo giallo non abbia come scopo quello di far elucubrare il lettore su chi sia l’assassino di Cannelli e di altre due vittime del suo ambiente lo si comprende già nei primi capitoli, eppure, i lettori continuano a girare pagina perché quello che stanno leggendo è mille volte più interessante e intrigante di capire chi è il vero colpevole. 

Capolavoro De Cataldo che ormai è talmente in alto nell’Olimpo dei narratori di genere che si può permettere anche trame facilissime perché la sovrastruttura in grado di costruire con la sua penna porta il lettore in una dimensione che crea dipendenza. 

TRAMA

Non tutto è luce, nel luminoso mondo del lusso. È la prima cosa di cui si rende conto Manrico Spinori quando viene chiamato a indagare sull’improvviso decesso di Tito Cannelli – titolare di una prestigiosa maison – avvenuto in una cornice quanto mai suggestiva: il laboratorio dei costumi del Teatro Costanzi di Roma. Per puro caso Manrico, noto melomane, ha assistito al fatto. Nemmeno a lui è chiaro fin dall’inizio se si sia trattato di un incidente, di una fatale disgrazia o di un ingegnoso omicidio affidato a un «killer» esotico. In compenso è subito evidente che, dietro l’apparenza scintillante delle sfilate, delle creazioni esclusive, dei costosissimi pezzi unici, si agita un microcosmo complesso dove non mancano sfruttamento, avidità, corruzione. Guidato per mano da una seducente esperta del settore, e spalleggiato dalla sua impareggiabile squadra – con a capo una sempre più determinata e determinante ispettora Deborah Cianchetti – il magistrato scoprirà infine la verità, smascherando il lato ambiguo e crudele della bellezza.

 

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