IL SOVRANNATURALE CON UN PIZZICO DI “ROSA”
di ANTONIA DEL SAMBRO
Un villaggio sotterraneo o un sinistro sfasciacarrozze o una villa infestata da presenze e altri luoghi ugualmente spaventosi e adusi della narrativa di genere. E infatti perché sforzarsi a trovare altre location più originali e inedite quando ci si chiama Lansdale e Kasey?
Anzi, la dimostrazione di assoluto genio e bravura è proprio riuscire a far ancora accapponare la pelle e a drizzare i capelli usando tutti gli ingredienti dell’horror classico ma raccontando insieme storie mai lette e che hanno, sorprendentemente, anche un accento al femminile.
Non aprite quella morta raccoglie storie inedite intorno al personaggio di Dana Roberts, una sorta di detective dell’occulto tanto affascinante quanto convincente che, a sua volta, si fa affiancare da una collaboratrice, Jana Davis, anche lei efficace e precisa voce narrante, a tratti spudorata e stramba, di alcuni dei racconti presentati dagli autori.
Ma non basta, a scrivere e sostenere Lansdale in questo lavoro autoriale c’è anche sua figlia Kasey, la quale a parte essere la dimostrazione vivente che “buon sangue non mente”, regala alla raccolta un’anima, una intonazione, un respiro rosa che rende il tutto ancora più deliziosamente macabro.
Il lettore si ritrova, quindi a leggere, letteralmente, le parole di Dana, protagonista ineguagliabile, che cerca di spiegare l’imponderabile, quei fenomeni al di sopra di ogni legge naturale che pure si verificano e soggiogano gli esseri umani. Il sovrannaturale come leit motiv, quindi, ma Lansdale pur attingendo a piene mani dalla narrativa e perfino dalla letteratura di genere decide di discostarsene alquanto dando al tutto una inflessione splatter che conduce allo straordinario controcanto tra esseri umani e creature dell’oltre. Il risultato è una lettura che si apprezza solo se ci si lascia andare a quelle stonature di verosimile o possibile accogliendo appieno lo scopo ultimo dei tre autori che è quello di regalare qualcosa di essenzialmente originale partendo da schemi e cliché abusatissimi.
TRAMA
Dai jinn infuriati alle ombre malevole, dagli spettri di antichi viaggiatori fino ai mutaforma succhiatori di anime, Joe R. Lansdale e sua figlia Kasey dànno vita alle avventure di un duo di detective donne come non si era mai visto nella letteratura del sovrannaturale. Che si tratti di un faro maledetto, di una villa infestata in Italia, di un inquietante sfasciacarrozze in Texas o di un sinistro villaggio sotterraneo, Dana Roberts e la sua assistente Jana si ritrovano ogni volta a indagare su casi inspiegabili e parecchio pericolosi. Ad assisterle, oltre all’intuito infallibile e un ingegno analitico che tanto ricordano quello di Sherlock Holmes e John Watson, una serie di preziosissimi oggetti-amuleti: acqua santa, candele fatte di grasso umano, polveri benedette, terra di cimitero e vari strumenti di magia che acquistano potere grazie alla fede di chi li possiede. Qualsiasi cosa pur di impedire agli esseri provenienti da altre dimensioni di creare scompiglio nel nostro mondo. Una raccolta di storie inedite popolate da personaggi memorabili che colloca Joe e Kasey Lansdale al fianco dei maestri indiscussi dei libri dell’orrore.
Traduzione: Luca Briasco
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Non aprite quella morta
IL SOVRANNATURALE CON UN PIZZICO DI "ROSA" di ANTONIA DEL SAMBRO Un villaggio sotterraneo o un sinistro sfasciacarrozze o una villa infestata da presenze e altri luoghi ugualmente spaventosi e ...