A CHI RESTA IL BENE E A CHI RESTA IL MALE
di ANTONIA DEL SAMBRO
Allora Cristina, prima di tutto calmati! Tu lo sai che io ti amo moltissimo, te l’ho detto anche durante il nostro Tè Letterario (andate a riguardarvelo sul nostro canale YT), ma se tu mi metti una Vanina più stanca, più triste, più spaventata per ciò che riguarda il suo futuro mi intristisco anche io perché il tuo personaggio non è più solo il “tuo” da tempo ormai.
Trepidiamo e gioiamo con Vanina, amiamo con lei e odiamo con lei. Ci spaventiamo quando sembra in pericolo e ci emozioniamo quando qualcuno la protegge e si prende cura di lei. Ed è tutta colpa tua: sei tu che ci hai ridotto così, non più lettori ma amici e confidenti di Vanina e di riflesso di tutti gli altri personaggi della serie.
Ora tu dirai: ma sai, è mio preciso compito di autrice pensare alla crescita e alla evoluzione dei miei personaggi. Ed è vero. È proprio così. Crescita vuol dire anche ammettere debolezze e sconforti personali e Vannina ha il diritto di averli. Ha il diritto, lei che non si risparmia e non risparmia nulla a malviventi e assassini, di un personale momento di fragilità. E, in realtà, è proprio questo che rende superlativo La banda dei carusi. Un giallo maturo, compiuto, estremamente sociale, di una intensità narrativa vibrante e realistica che fotografa una condizione giovanile ai limiti della disperazione e della bellezza accecante del riscatto.
Chi ha voluto la morte del giovanissimo Thomas Ruscica ha intenzionalmente e scientemente voluto spegnere una luce, un moto di speranza e rivalsa che lui e il suo gruppo di carusi stavano cercando di conquistarsi perché alla fine era essenzialmente un loro diritto.
Ma i bastardi pronti a riportarti nel buio sono ovunque, anche dove neppure si immagina sia possibile. È questo che sconvolge Vanina. È questa la lezione più triste che apprende.
Cristina, hai scritto il tuo romanzo migliore ma ti prego calmati con questa emotività che ci regali sempre e sempre più forte! Io non posso piangere sulla bellezza di un romanzo, sono una professionista e dovrei mantenere il giusto distacco nelle mie recensioni. E su!
TRAMA
In una mattina di aprile, alla Playa, l’unica spiaggia sabbiosa di Catania, viene scoperto il cadavere di Thomas Ruscica, qualcuno lo ha ucciso con un colpo di rastrello alla testa. Thomas era uno dei «carusi» di don Rosario Limoli, parroco di frontiera che opera nel difficile quartiere di San Cristoforo. Vanina lo conosceva: un ragazzo con una famiglia e un passato pesanti alle spalle, però determinato a rifarsi una vita e ad aiutare altri come lui. Criminalità organizzata o delitto passionale? Questo è il dilemma che da subito si trova davanti la polizia. Finché gli indizi non cominciano a convergere tutti sulla stessa persona. Eppure né Vanina, né il suo vice Spanò, né l’inossidabile commissario in pensione Biagio Patanè, di cui alla Mobile nessuno può più fare a meno, credono alla sua colpevolezza. Per scagionarla saranno pronti, ognuno a modo proprio, a trascurare o a mettere in gioco anche la loro vita privata.
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La banda dei carusi
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