QUEL SILENZIO CHE SERVE PER LEGGERE CERONE
di MANUEL FIGLIOLINI
“Il trattamento del silenzio” non può essere svelato, cosa sia lo si deve capire leggendo il nuovo romanzo di Gian Andrea Cerone. Il trattamento del silenzio è quello che bisogna riservare al mondo mentre ci si tuffa in questo tomo corposo, che ci lega tra le sue pagine … Senza sorta di libertà e solo curiosità.
In una Milano rara, colpita da una pioggia costante che accompagna il lettore per tutta la narrazione, si svolge la trama del romanzo di Cerone. Rara per la descrizione di sé, rara per la coltre nera che avvolge i palazzi, rara per quel sapore che dai tempi di Scerbanenco non sentivamo più. In questa Milano si svolge l’azione del commissario Mandelli e di tutta la sua squadra che cerca di portare la luce su due storie che sconvolgono la città meneghina.
Tra un serial killer che squarta le sue vittime e le regala alla polizia in maniera scenografica e un giro di prostituzione e droga, il commissariato di via Fatebenefratelli si ricompatta e si allarga dopo la precedente avventura (Le notti senza sonno edito sempre da Guanda). Una squadra capitanata dal commissario Mandelli e dal suo vice Casalegno, topoi del poliziotto contemporaneo. Uno, padre di famiglia, responsabile, stanco e alla ricerca della sua rinnovata motivazione, l’altro, scapolo, alla ricerca di una giustizia indiscutibile, avventato e spavaldo. Una coppia che in questo romanzo trova la sua nuova forma e abbraccia il dovere verso la giustizia e verso l’altro.
Una narrazione che ricorda le ambientazioni di Scerbanenco ma che evolve il giallo con una struttura originale e molto simile a quella del thriller. Cerone gioca con le storie e con i punti di vista lasciando il lettore in sospensione, stimolando in lui la ricerca della risoluzione che sembra sempre ovvia ma mai immediata.
Cerone, con questo nuovo capitolo, dimostra di saper gestire la narrazione anche sulla lunghezza del romanzo, facendo rivalutare la capacità letteraria dell’autore, in controtendenza all’attuale mercato. In un mondo dove l’attenzione è sempre più risicata, dove in 200 pagine si riesce a stancare anche il più indefesso lettore di gialli, Cerone scardina questa abitudine legandoci a 600 pagine (circa) e facendoci porre la domanda che tutti gli autori vorrebbero sentirsi fare: quando la prossima avventura di Mandelli e Casalegno?
In questo idilio autoriale, l’unica osservazione che sorge durante la lettura è costituita da questo commissariato dove tutto si svolge con eleganza e rigore, regalando al lettore una fotografia edulcorata della reale vita da “caserma”. Ma questa è la storia di Cerone e come tale l’accettiamo a braccia aperte.
Se fosse possibile mettere un post-scriptum in questo romanzo, notevole, è il racconto di Milano, con delle storie e delle chicche che non molti conoscono e che ti portano a guardare la città in maniera diversa, forse ammiccando ad una maggior complicità tra lettore e città.
TRAMA
C’è più ombra che luce a Milano nel mese di novembre. Non sono giorni facili per le donne e gli uomini della UACV, l’Unità di Analisi del Crimine Violento, che saranno travolti da otto incredibili giornate intrise di violenza e sangue. Cosa lega i cadaveri, orribilmente seviziati, di due noti collezionisti d’arte alla sparizione di un libro antico che custodisce un ancestrale segreto? Quale insano istinto scatena proprio ora la follia di un maniaco tra i corridoi universitari alla ricerca di giovani prede femminili? Le vicende personali del pacato commissario Mandelli e quelle del bell’ispettore Casalegno si intrecciano alle trame serrate della caccia a cui partecipano tutti i protagonisti della squadra, aiutati per l’occasione da un’affascinante ed energica poliziotta valtellinese e da un solido e saggio maggiore dei carabinieri proveniente dalla Costiera Amalfitana, in un’alluvione di furore assassino in cui il Male sembra sommergere gli stessi investigatori.
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Il trattamento del silenzio
QUEL SILENZIO CHE SERVE PER LEGGERE CERONE di MANUEL FIGLIOLINI "Il trattamento del silenzio" non può essere svelato, cosa sia lo si deve capire leggendo il nuovo romanzo di Gian Andrea Cerone. ...