STOCCOLMA COME NON L’AVETE MAI VISTA, NE’ LA VEDRETE (SPERIAMO) MAI.
di BARBARA MONTEVERDI
E tre. Con questo volume si conclude la trilogia ambientata in una Stoccolma irriconoscibile, fosca e puzzolente. Ma che avventure! Che emozione sempre rinnovata calpestare la zozza neve ghiacciata nelle buie strade frequentate da un’umanità miserrima e da due figure messe appena appena meglio, ma perennemente in bilico sul burrone: Jean Michael Cardell, ex artigliere privo di un braccio, ustionato e ferito nell’anima e Emil Winge, ex alcolizzato in lotta costante con la memoria del fratello Cecil, fulgido esempio di avvocato, ormai morto e perciò ancora più ingombrante.
E presto tu non ci sari più, Cecil. Non sei che un’illusione. Quando sarà tutto finito non avrai più scopo. Sappi che ogni passo di questa ricerca segue le orme di Caino, per quanto mi riguarda. Se mi lascio Stoccolma alle spalle mi dimenticherò di te. (…) Vi dimostrerò che avevate torto, tu e nostro padre. Vi dimostrerò che le strade che voi avete scelto non sono le uniche. La fine che sta per arrivare sarà alle mie condizioni.
L’autore è riuscito a creare un grande affresco di un’epoca storica e di un territorio a noi europei meridionali praticamente sconosciuto e lo ha pensato bene, perché anche questa puntata finale regge perfettamente e si salda a meraviglia con le precedenti. Consiglio ancora una volta (come già fatto recensendo 1794) di leggere questa saga dall’inizio per familiarizzare con nomi (non semplici) e ruoli sociali (altrettanto complessi). Però, posso assicurare che una volta ingranata la marcia giusta, si avanza come dei treni ad alta velocità.
I personaggi ben delineati, particolari e mai banali, la voce del narratore onnisciente che lascia spesso spazio ai suoi attori, le descrizioni attente, crude e concise rendono la lettura un piacere anche per gli occhi perché il racconto scorre davanti al lettore come un film e resta dentro a lungo.
Ho affrontato il primo volume un paio di anni fa e ancora lo ricordo in modo nitido: alla mia età vorrà ben dire qualcosa!
Lo consiglio a chi ama il noir storico, a chi è curioso, a chi non ha la puzza sotto il naso (Stoccolma e i suoi abitanti nuotano in un immondezzaio spaventoso), a chi ama la vita nonostante.
TRAMA
Tycho Ceton è un uomo braccato – dagli uomini e dalle conseguenze dei suoi crimini. Ha visto ciò che i suoi nemici sono capaci di fare e adesso per sopravvivere è disposto a tutto. Intanto, la famiglia reale è decisa a soffocare per sempre la ribellione che la minaccia. Si dice che esista una lista dei cospiratori e che a possederla sia Anna Stina Knapp. Emil Winge vuole fermare Ceton e Cardell è deciso a salvare Anna Stina. Ancora una volta stringono un patto, ancora una volta, l’ultima, dovranno lavorare insieme, districandosi con scaltrezza tra vicoli fetidi e palazzi lussuosi e corrotti, all’interno di trame piú vaste di loro. Un ultimo grande affresco, un ultimo grande thriller per concludere una trilogia i cui protagonisti sono Stoccolma e il suo passato tanto quanto i personaggi che i lettori hanno imparato ad amare, e temere.
Traduzione: Gabriella Diverio, Stefania Forlani
Ascoltate l’incipit letto da Barbara:
1795
STOCCOLMA COME NON L’AVETE MAI VISTA, NE’ LA VEDRETE (SPERIAMO) MAI. di BARBARA MONTEVERDI E tre. Con questo volume si conclude la trilogia ambientata in una Stoccolma irriconoscibile, fosca e ...