LA BELLEZZA REGNA PER DIRITTO DIVINO
di ANTONIA DEL SAMBRO
Filo conduttore dell’ultima fatica letteraria di De Cataldo è il bello.
Bella è Roma, una città che neppure i suoi abitanti sanno bene dove inizia e dove finisce e che ormai si veste male, non si lava e si trascura, ma che nonostante questo è nata bella e quella bellezza a tratti, a giorni, a momenti riappare e lascia tutti senza fiato.
Bella è l’arte. Ogni forma artistica, e per comprenderlo basta il cuore anche se non si ha una formazione specifica.
Bella è la protagonista di questo romanzo. Sharon che vive in un quartiere problematico e lasciato a sé stesso e nonostante tutto cerca disperatamente di restare “pulita” sognando di andarsene appena le sarà possibile.
Ma c’è un Destino per ogni essere umano e anche per Sharon arriva il momento di restare invischiata nello spaccio di droga che è la maggiore attività di sostentamento del posto in cui vive e della maggior parte degli abitanti. E però proprio perché si chiamano destini le cose inspiegabili che accadono agli esseri umani la bella e giovane ragazza di periferia incontra il suo pigmalione, un uomo ricco, colto, importante.
Il rapporto tra Sharon e l’uomo è il fulcro reale della storia e della trama de La svedese ed è su questo che chi legge si trova a riflettere, farsi domande e perfino a commuoversi.
Intorno c’è una sottonarrazione altrettanto perfetta che scandaglia i rapporti di forza e potere della Capitale che vanno dalle estreme periferie ai centri del potere vero e proprio.
Le mille anime di Roma, corrotta e trascurata eppure sempre bramosa di poter ancora cambiare le sue sorti.
Sharon e Roma tra rinunce e fortune, passioni e scoramenti.
Questa bellezza, si annida dove meno te l’aspetti, a volte ti coglie di sorpresa, ti appare all’improvviso, come usava fare l’antico dio Pan.
Questo scrive De Cataldo nel suo ultimo romanzo. Un giallo metropolitano che ha il pregio di raccontare anche l’animo umano.
TRAMA
Sharon, detta Sharo, poco piú di vent’anni, bionda, alta, magra, la faccia sempre imbronciata; non una bellezza classica, eppure attira gli uomini come il miele le mosche. Vive in periferia con la madre invalida e ha bruciato un bel po’ di lavoretti precari sempre per la stessa ragione: le mani lunghe dei capi. Poi una misteriosa consegna portata a termine per conto del fidanzato, un piccolo balordo, cambia la sua esistenza. Con la protezione di un annoiato aristocratico, Sharo inizia la sua irresistibile ascesa criminale. Ma la mala che conta, quella che controlla il mercato della droga, si accorge di lei e comincia a tenerla d’occhio, a guardarla con rispetto, con timore, con odio. Lí, in quell’ambiente, nella zona oscura della città, nessuno la chiama piú con il suo nome. Per tutti è la Svedese.
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La svedese
LA BELLEZZA REGNA PER DIRITTO DIVINO di ANTONIA DEL SAMBRO Filo conduttore dell’ultima fatica letteraria di De Cataldo è il bello. Bella è Roma, una città che neppure i suoi abitanti sanno ...