QUANDO LA CULTURA SI METTE A SERVIZIO DEI DIRITTI
Quando Roberta Castelli mi ha chiesto se volevo leggere il suo romanzo, la prima cosa che ho fatto è stata leggere la quarta di copertina. Non mi ha conquistato, mi ha colpito, cosa che trovo molto più difficile in questo periodo.
Ma cosa mi ha colpito? Ha colpirmi è stato il protagonista che la scrittrice italiana, residente in Austria, ha deciso d’inserire nel suo romanzo. Il commissario Vanedda è il commissario italiano omosessuale che lavora in Sicilia.
Roberta Castelli colloca la sua avventura in Sicilia, con tutte le nostre paure dello stereotipo che la caratterizzano. Una terra, apparentemente ostile, che dimostra (nelle sue reticenze) una grande apertura mentale. L’Italia, il bel paese, che ancora annaspa difronte alle differenze di genere, nel romanzo della Castelli diventa un paese ideale. Dove l’autorità e la competenza sono fondanti al di là del loro orientamento sessuale.
Tutto questo collocato in una storia gialla ben congeniata che s’intreccia in maniera perfetta. Ma è veramente la suspense o la struttura narrativa il punto di forza di Roberta Castelli? No, il punto forte di questo romanzo sono i personaggi. Gerlando e il professor Torrisi sono due chicche caratteristiche molto forti ed interessanti. Sono le caratteristiche maschere siciliane.
Essendo un esordio, molto buono, ci aspettavamo un “ingombro” narrativo molto più imponente, ma è anche vero che Roberta Castelli rivoluziona i termini con un personaggio veramente forte ed innovativo. Sicuramente nel prossimo romanzo, opera ardua, ci stupirà con una storia che c’incollerà alle pagine del romanzo, che mostrerà dei volti nuovi dei suoi personaggi e noi non vogliamo farla giuggiolare in una votazione elevata, aspettando invece la sua seconda avventura.
TRAMA
Lo splendido e immaginario paese di Lachea fa da sfondo alle avventure del commissario Vanedda, un uomo controcorrente che ha deciso di sfidare pregiudizi e diffidenze e fare il poliziotto in Sicilia, nonostante la sua omosessualità. In questa prima indagine si trova a confrontarsi con un omicidio e con la quasi contemporanea scomparsa di una giovane ragazza. Tra intrighi, misteri e reticenze avrà modo di mostrare tutto il proprio intuito e le proprie capacità all’interno di un commissariato corale e vitale, ricco di personaggi che presto entreranno nel cuore del lettore.
Per la video-recensione:
La traccia del pescatore
QUANDO LA CULTURA SI METTE A SERVIZIO DEI DIRITTI Quando Roberta Castelli mi ha chiesto se volevo leggere il suo romanzo, la prima cosa che ho fatto è stata leggere la quarta di copertina. Non ...