UN GIALLO NELLA TRADIZIONE DELL’IREZUMI
Un romanzo pubblicato per la prima volta in Italia da Einaudi. Un romanzo mandato alle stampe nel 1948 diventando subito il capolavoro dello scrittore Tagaki Akimitsu. Nella quarta di copertina viene definito il “Simenon giapponese” e non delude le aspettative del lettore. La traduzione di Antonietta Pastore insieme alle note a piè pagina per immergerci ancora di più nell’atmosfera, fanno di questo romanzo un vero capolavoro.
Una trama fitta e degna dei suoi contemporanei americani ed europei. Il paragone con il noto autore francese alza molto la barra ma Akimitsu è veramente capace di sostenere il paragone. Tra storia, un Giappone uscito sconfitto dal secondo conflitto mondiale, e tradizione, tra irezumi e kabuki, lo scrittore riesce a costruire un giallo denso e pieno di colpi di scena. Tutto gira intorno alla tradizione del tatuaggio e dal profondo significato che i giapponesi danno a questa tecnica. Non c’è racconto cattedratico ma un immersione fluida in un costume lontano da quello occidentale.
In un paese sfinito dalla guerra, in una terra colpita dalla furia atomica, Akimitsu ci racconta quello che rimane. Città diroccate, persone arroccate nei loro usi e costumi. Lo scrittore nel flusso del racconto inserisce il giallo e lo mantiene ad un alto livello di suspense creando una narrazione sempre fine al racconto principale. Non si dilunga in spiegazioni, ma procede dritto verso un finale perfettamente cesellato e che sembra, ad un certo punto, non avere sbocco.
Il punto di svolta lo fornisce il personaggio principale che a differenza di molti autori fa comparire dopo la metà del romanzo. Akimitsu ci presenta il suo eroe, Kamizu Kyosuke, facendolo entrare in soccorso dell’ispettore Matsushita e del fratello Kenzo. Avvolti dalla fluidità narrativa, “Il mistero della donna tatuata” è un romanzo che scorre velocemente ed inesorabilmente.
Pochi al mondo conoscono la bellezza dell’irezumi – il tatuaggio. E ancora meno sono coloro che subiscono il fascino insito nel gesto di imprimere una vita segreta su un corpo umano. Quest’ignoranza è probabilmente dovuta a tenaci pregiudizi. Vedendo, all’angolo di una strada, un poco di buono con un rozzo motivo ornamentale inciso sulla pelle – probabilmente l’opera di qualche dilettante -, in tanti penseranno: “E’ questo l’irezumi!”.
Traduzione: Antonietta Pastore
Editore: Einaudi
Anno: 2020