RESA DEI CONTI AL BISTROT
Armand Gamache, commissario capo della Sûreté del Québec, è interrogato nell’aula di tribunale dove sta testimoniando per ricostruire una complessa indagine da lui diretta.
La scena poi si sposta nell’idilliaco paesino canadese di Three Pines, situato vicino al confine con il Vermont. All’indomani di Halloween, una figura mascherata, drappeggiata di nero, appare nel parco. Sembra che lo straniero stia guardando qualcuno, resta fermo ore e ore facendo sentire a disagio gli abitanti dell’intero villaggio. Come gli altri, Armand Gamache vorrebbe vederlo scomparire, ma non ha motivo di arrestarlo.
Qualcuno pensa che lo sconosciuto impersoni la Morte, finché una coppia lo identifica come cobrador, un antico “esattore” andaluso di debiti morali. Il misterioso personaggio conosce di sicuro un oscuro segreto di qualcuno che vive nel villaggio.
Pochi giorni dopo il cobrador sparisce e un cadavere con indosso il suo vestito viene ritrovato dalla moglie del commissario capo nella piccola chiesa di San Tommaso. Gamache, il suo vice Beauvoir e l’ispettore capo Isabelle Lacoste indagano sulla strana vicenda, parlando con gli ospiti del B&B e con i frequentatori del bistrot del paese. I pettegolezzi dei bizzarri abitanti del villaggio fanno ipotizzare una vendetta per una colpa inconfessata sepolta nel passato della vittima .
Il debito morale che è stato pagato è collegato al traffico di oppioidi che non risparmia nessuno, nemmeno questo villaggio dimenticato ai margini del confine degli Stati Uniti?
Gamache intuisce che l’assassino conosce la vittima da tempo e ha in mente un piano molto rischioso, al limite dell’illegalità, per distruggere il cartello, che sta introducendo, oltre al fentanyl, una nuova potente droga proveniente da Vladivostok. Egli riesce a convincere tutti di essere un incapace e non si fida di nessuno, solo dei suoi più stretti collaboratori, occulta le prove ed agisce fuori dalle regole. L’assassino non sarà l’unico a essere ritenuto responsabile ed un sanguinoso agguato al bistrot metterà fine al pericoloso traffico di droga.
Il cartello doveva convincersi che siamo dei dilettanti. Una manica di sprovveduti incapaci di contrastarli. Il cartello invisibile, tanto protetto e nascosto, doveva convincersi di essere al sicuro. Cominciare a scoprirsi. Solo così avremmo potuto colpirlo.
Armand Gamache crede fermamente nella legge e ha lavorato tutta la vita al servizio della giustizia, ma in questo romanzo rende conto davvero solo alla propria coscienza e mette a repentaglio la propria carriera agendo fuori dalle regole, nel solo interesse dei cittadini. La sua è una figura positiva: è calmo e gentile, deciso ed ostinato, affezionato alla moglie, ai colleghi e agli amici. Forse per questo da alcuni è stato paragonato a Maigret, anche se probabilmente non ne ha del tutto la grandezza .
Il romanzo alterna capitoli che descrivono il processo ad altri che si svolgono nella cittadina di Three Pines; all’inizio la storia è un po’ farraginosa ed i primi capitoli sono piuttosto lenti. Alcuni abitanti del villaggio sono bislacchi e assurdi ed i loro strani dialoghi appesantiscono la descrizione dell’indagine poliziesca.
Nel finale il ritmo diventa più veloce e l’epilogo riscatta un romanzo che ha tante pagine superflue ed alcune sviste (raggiungere “a” confine; dal “divario” dei suoi venticinque anni sembravano tutte vecchie…).
Il romanzo è il tredicesimo della serie con protagonista Armand Gamache. Il quindicesimo (A better man) è uscito il 27 di agosto scorso.
Tradotta in ventinove lingue, amata dai lettori e dalla critica, Louise Penny ha vinto numerosi premi, fra cui sette Agatha Award, e ha venduto milioni di copie. In Italia l’autrice canadese era conosciuta solo grazie a due romanzi pubblicati da Piemme. Einaudi Stile Libero pubblicherà tutti i suoi romanzi.
Ne leggerò sicuramente altri. Anche perché questo è stato scritto in un periodo molto doloroso della vita dell’autrice e probabilmente non è la sua prova migliore. Desidero anche conoscere meglio le vicende ed il personaggio di Armand Gamache ed immergermi nuovamente nel “paesaggio mentale” di Three Pines e nell’atmosfera di un giallo classico .
Editore: Einaudi
Anno: 2019