Juke-Box

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CENTO LIRE TRE DELITTI PER GRETA E MARLON

Come non usare il sottotitolo del nuovo romanzo di Erica Arosio e Giorgio Maimone come titolo per la loro recensione? Erano così i juke-box negli anni ’60, 100 lire 3 canzoni. E noi non potevamo non citarlo perchè rappresenta a pieno la cifra stilistica dei due scrittori meneghini.

Storie inventate in un passato reale, l’Italia era quella del 1964 e Arosio – Maimone ce la presentano in tutta la sua esplosione economica e culturale. Quarto romanzo per la coppia vincente del giallo milanese, dopo il recente Cinemascope (recensione), dove la celluloide era protagonista insieme a Marlon e Greta; adesso è la musica protagonista in questo triplice delitto che vede coinvolti i paladini Mario Longoni e Greta Morandi. L’ambientazione, che non voleva più essere meneghina, è dettata dalle varie tappe del Cantagiro, un carrozzone musicale che in quegli anni riempiva le piazze e le città italiane.

Osserva le foto con la stessa eccitazione di un entomologo chino su una farfalla. Le classifica, le esamina, le dispone ordinatamente sul tavolo. Usa una lente per verificarne i dettagli. Le guarda da vicino, poi da lontano, le annusa, cerca quasi di entrare in ogni piccolo dettaglio, in ogni piega di carne, in ogni espressione. Non prova alcuna emozione. Il tempo dei giochi è finito: ora si fa sul serio, non si scherza più. Lui deve pagare, e pagherà tutto.

Se da un lato si sente la mancanza di tutti quegli aneddoti veri (nati da una ricerca dei due scrittori) di una Milano in esplosione, in questo romanzo Arosio e Maimone dimostrano la loro capacità costruttiva del giallo, dando alla parte crime molto più spessore che nel precedente romanzo. Non possono esimersi dal raccontarci un’epoca e lo fanno comunque, raccontandoci un Cantagiro che veramente aveva quei protagonisti e veramente le tappe erano quelle del romanzo.

La suspense, che circonda i tre delitti, è presente fin dal prologo dove i due scrittori ci buttano direttamente nella storia senza giri di parole. Una suspense che viene sorretta da una scrittura sempre più loro e che comincia a definire la propria personalità. Leggere il loro ultimo romanzo è come sentirli raccontarci una storia, la loro capacità comunicativa verbale che è sempre interessante ed accattivante, trova riscontro nelle parole e nelle frasi scritte. L’ironia tipica dei due scrittori trasuda dalle pagine di Juke-box, rendendolo molto gradevole e leggero per arrivare ad un finale sorprendente.

Greta e Marlon, in questa avventura, invertono i ruoli,  è lei indaga con il Cantagiro mostrandoci una nuova faccia di Greta, una personalità che si affranca nelle pagine di questo romanzo; alla fine la conosciamo di più, conosciamo di più anche altri protagonisti secondari che morsicano sempre più terreno alla coppia Marlon e Greta, sembra il “Quarto di stato” di Pelizza da Volpedo.

Il nuovo romanzo di Arosio e Maimone ci porta nella musica (arte favorita da Maimone) dopo un romanzo sul cinema (arte prediletta da Erica Arosio) nel prossimo ci aspettiamo che ci portino nell’ambiente dell’arte, l’arte degli anni ’60 in Italia, ma chissà … per adesso godiamoci questo romanzo musicarello.

Musica consigliata: non vi consiglio niente dato che tutti i capitoli vengono titolati con una canzone dell’epoca, ne avete ampia scelta.

Edizione: TEA
Anno. 2018