Il sudore scendeva lento, scivolando sulle guance. Una leggera brezza penetrò dalle aperture in alto, portando l’odore d’erba bagnata dalla pioggia. L’aria umida sembrava stringermi la gola, quasi volesse strozzarmi. Un tubare, proveniente da sopra il tetto, disturbava a tratti col suo brusio sommesso il pesante silenzio che galleggiava intorno.
Livorno, un omicidio di una prostituta vicino al Cisternino. Un omicidio di un imprenditore Andreini. Mondi cosí lontani accumunati da un commissario che deve risolverli, Mario Botteghi. Nell’acquedotto livornese tra cisternone e cisternino, tra gioco d’azzardo e droga, riuscirá il commissario Botteghi a risolvere i due casi apparentemente distanti?
Ultimo romanzo di Collaveri, La Bambola del Cisternino, é una trama fitta sezionata. La vicenda si divide tra i casi e la vita privata di Botteghi, uniti dal comune denominatore del passato del commissario. Un romanzo tutto livornese, ambientato in una Livorno contemporanea che ci regala scorci storici molto intriganti e che ti fanno venire voglia di ripercorrere i passi di Botteghi e di andare a mangiare da Mariella, al bar Boa.
I due casi, cosí diversi e così lontani, mantegono alta la suspense. Senza mai eccedere, Collaveri si fa aiutare dalla travagliata vita del commissario per non assopire il lettore. Due casi diversi, un passato misterioso mantengono tutti i plot narrativi ad alta tensione. Un romanzo che incolla, il lettore si attacca ad ogni parola per capire di più Botteghi, per entrare nelle vite di Panzer e di Mantovan. Un equilibrio difficile da trovare ma che Collaveri gestisce con grande capacitá. La scelta di aumentare il peso della vita personale dei protagonisti è fatto con grande maestria. Risolto il caso, ai lettori resta la voglia di seguire cosa succederá a Botteghi e agli altri personaggi “buoni” del romanzo.
Un giallo livornese che si fa sentire nella costruzione dei dialoghi e nell’ambientazione. Collaveri Diego ha studiato il suo territorio, l’ha capito e compreso, adesso é pronto per raccontarcelo. Molte le sigarette accese e spente, un romanzo da non leggere se si sta smettendo di fumare, e Botteghi é subito cult.
Ecco la nostra videointervista in occasione del 3° Festival Giallo Garda: qui.
Musica consigliata: La Bambola di Patty Pravo, ovviamente.
Editore: Fratelli Frilli
Anno: 2017