Era terribile. Mi avvicinavo a poco a poco a quella bara aperta senza vedere chi ci fosse dentro. Era un feretro imponente, di legno lucido e sontuoso. Enormi ceri e svariate corone di fiori circondavano da ogni lato il defunto. Ma più mi avvicinavo, più il mio passo si faceva sicuro, e meno intenso il timore.
Per Petra Delicado c’è un “cold case” che l’attende. L’imprenditore Adolfo Siguàn fu ucciso cinque anni prima nel suo appartamento mentre si accompagnava con una prostituta. La sentenza fu sbrigativa: rapina con morto causata dal protettore della prostituta. Ma l’ispettrice e il vice Fermin Garzòn dovranno scavare nella storia di questo omicidio e scoprire se veramente è andata così. Gli ispettori di Barcellona troveranno un filone che collega l’omicidio catalano con la criminalità organizzata italiana. Sarà questa la strada giusta per Petra e Fermin?
Alicia Giménez-Bartlett crea una nuova avventura per i suoi personaggi più famosi, coloro che le hanno dato successo e fama: Petra Delicado e Fermin Garzòn. Per chi non conoscesse la scrittura di questa scrittrice spagnola si consigliano vivamente i suoi libri per il linguaggio ricercato ed elegante ed una struttura lineare. Una nota di merito va anche alla traduttrice di questa versione (Maria Nicola) per la bravura di trasposizione del pensiero della Gimènez nella nostra lingua.
Questo romanzo rispecchia i canoni della Gimènez ma è, alle volte troppo prolisso, anche se la bravura dell’autrice riesce a ridurre al minimo il disagio della lunghezza eccessiva. I personaggi sono costruiti con ingegno. Petra, l’ispettore, è fuori da ogni schema. Non si piega ai meccanismi stereotipati del commissariato di polizia. Lei è sui generis, è colta, non sopporta la volgarità e rivendica le sue scelte di vita davanti a tutti. L’ispettrice della Giménez è forte, sposata, senza figli che interpone la verità alla sua vita, rivendicando con orgoglio le sue scelte e cercando sempre di difenderle. Alle volte potrebbe risultare antipatica, ma sa essere giusta. Ed è quella giustizia che cerca nel suo lavoro.
Al suo fianco e, allo stesso tempo, dall’altra parte c’è il suo collega, il vice ispettore Fermin Garzòn. Due facce di una stessa medaglia. Lui è più duro ed istintivo, meno colto e sposato con una donna che cerca di accolturarlo il più possibile. E’ il classico poliziotto ma è premuroso, gentile e pronto a farsi stupire e coinvolgere dal suo capo per scoprire nuovi mondi, e nuove prospettive.
Un duo che è difficile dimenticare, i loro dialoghi alle volte raggiungono punte di surrealismo tipico spagnolo. Gli stereotipi in questo romanzo s’incontrano e scontrano in un viaggio che attraversa i due paesi più latini d’Europa: l’Italia e la Spagna.
Può essere un inizio per amare ed invogliare a leggere tutte le opere di Alicia Giménez-Bartlett. Siete pronti a viaggiare insieme a Petra e Fermin?
Anno: 2013