La prima blogger accreditata al Festival di Sanremo, correva l’anno 2007. Dopo aver pubblicato il suo primo giallo nel  2016 “Uno strano caso per il commissario Calligaris”, pubblica altri 3 romanzi con protagonista Adalgisa Calligaris. Il suo ultimo romanzo è “Delitto in alto mare” ed. Newton Compton (recensione). Abbiamo intervistato Alessandra Carnevali.

Alessandra, il tuo commissario, Adalgisa Calligaris, ricorda un po’ Marilina, la bruttina stagionata di Carmen Covito: entrambe condividono un’acuta intelligenza, un fisico non proprio felicissimo e dei nomi poco intonati alla loro personalità… Com’è nata l’idea di questo commissario?

In realtà Adalgisa è nata per caso. Sì, mi sono sempre divertita a scrivere, da ragazzina scrivevo poesie e racconti e più tardi ho scritto canzoni e ho fatto anche la blogger. Poi ho scritto un romanzo, senza riuscire a pubblicarlo, e avevo quasi deciso d’abbandonare queste mie velleità quando all’improvviso Adalgisa mi è apparsa, di sua iniziativa e proprio così come poi l’ho descritta: bruttina, intelligente, complessata e malvestita, sempre infagottata in quei suoi abiti scuri… È vero, ricorda un po’ la Marilina del bel libro della Covito. L’ho fatta diventare commissario e le ho costruito una storia intorno. Poi un giorno sul portale de Il mio libro è apparso questo concorso, c’entrava anche la Scuola Holden e c’erano più di tremila iscritti. Ma dove vado, ho pensato. Invece i lettori si sono innamorati di Adalgisa e ho vinto: Uno strano caso per il commissario Calligaris è stato il primo capitolo delle sue avventure. In lei c’è molto di me stessa, posso dire sia quasi una mia proiezione, anche perché non è che per scrivere le mie storie io segua una scaletta particolarmente dettagliata: diciamo che parto da un’idea di base, ma poi l’indagine la fa Adalgisa e io con lei. Uno stress, insomma, tutto il tempo a chiedersi chi l’ha ammazzato, che è successo, come andrà a finire? Poi finisce, certo, i nodi vengono al pettine, ma nel frattempo io e Adalgisa procediamo per così dire fianco a fianco. Adalgisa sono io.

intervista calligarisDelitto in alto mare, l’ultimo capitolo delle avventure del commissario Calligaris, si svolge su una nave durante una crociera, lontano, quindi, dalla consueta cornice del paesino di Rivorosso…

Ci sono due motivi per questo cambio di scenario, entrambi semplicissimi. Il primo è che sono un’amante delle crociere e ogni tanto me ne concedo qualcuna, magari con mio marito, proprio come fa Adalgisa col suo Gualtiero. L’ultima a cui ho partecipato s’è svolta appunto in Giappone, è stata un’esperienza che mi ha molto colpito e così ho pensato di farla vivere anche alla mia cara Calligaris. Poi naturalmente durante la sua succede di tutto, e lei che in teoria è partita per divagarsi e divertirsi è costretta a tornare subito al lavoro… ma la cosa non le pesa, perché lei è un’investigatrice di natura e se qualcosa non la convince non può fare a meno d’indagare. Il secondo motivo è che volevo variare un po’, sperimentare un’ambientazione diversa dal paesino umbro dove si svolgono tutte le altre avventure del mio commissario. Una scelta che ha avuto i suoi estimatori ma che ovviamente non ha convinto tutti i lettori, molti dei quali affezionati alla questura di Rivorosso e ai suoi eroi che, comunque, torneranno da protagonisti nel quinto romanzo, che sto scrivendo proprio in questi giorni.

Puoi svelarci qualche dettaglio in anteprima?

Posso anticiparti che si svolgerà il Natale successivo alla crociera in Giappone e che vedrà una new entry, perché Adalgisa e Gualtiero adotteranno un cagnolino che rivelerà fin da subito una forte personalità… La Calligaris dovrà affrontare un caso molto complicato che tra l’altro la porterà ad approfondire le sue conoscenze di storia medievale, una storia ancora molto presente nell’architettura e nell’anima di Rivorosso (che ricorda naturalmente Orvieto, la mia città). Ci sarà ancora Paris Picchio, la blogger d’assalto in cui ho messo un po’ di me stessa, come in Adalgisa… Sono come Hitchcock, faccio sempre un’apparizione nei miei lavori, magari di profilo!